I primi Troll di cui abbiamo notizie storiche si radunarono attorno a una catena montuosa nel sud dell’antico Kalimdor, dove dimoravano molti Dei Selvaggi, che essi chiamavano Loa. Chiamarono allora la catena montuosa Zandalar e costruirono piccoli accampamenti sulle sue pendici.
Dazar fu il fondatore e primo Re di Zandalar, che guidò l’esodo del suo popolo fuori dal fango e costruì quella che sarebbe passata alla storia come la città d’oro. Prima di questo però, il cuore della civiltà Troll poteva essere identificato nella regione di Nazmir con la città di Zul’Nazman, ma essi decisero di spostarsi a sud tra le montagne per evitare di entrare in contatto con il Dio del Sangue G’huun. Come detto, il gruppo più potente di questi troll era quello che formava la tribù degli Zandalari, che rivendicava gli altipiani più alti dei Monti Zandalar. Questi troll costruirono un piccolo gruppo di rozzi santuari che col tempo si trasformarono nella vivace città-tempio di Zuldazar, mentre Dazar unì le tribù dando così vita all’Impero.
La loro società era costruita in gran parte su un sistema di caste e col passare del tempo queste ultime si sono evolsero. La maggior parte degli Zandalari erano studiosi e apprezzavano la conoscenza, ma una parte significativa desiderava invece la conquista. Nel corso dei secoli successivi, questi troll scontenti lasciarono gli Zandalari per fondare altre tribù. Gli studiosi furono contenti di vederli andare via, in quanto li vedevano come bambini che si sarebbero accorti della follia di quella loro “ribellione giovanile” e sarebbero tornati chiedendo l’approvazione degli Zandalari. Tuttavia, quei troll, non tornarono mai più indietro, formando altri domini (per approfondire clicca qui e qui)
Col passare del tempo, gli altri troll iniziarono a considerare gli Zandalari come una casta sacerdotale per tutto il loro popolo. Gli Zandalari preservarono la storia dei Troll e lavorarono per promuovere gli obiettivi della società nel suo complesso. Sebbene godessero del rispetto e dell’ammirazione di tutti gli altri troll, essi non esercitavano la sovranità sugli altri, né cercavano tale autorità.
In questo idillio, solo un luogo era proibito al popolo Troll dagli stregoni e dai sacerdoti Zandalari: un piccolo cumulo di pietra annerita alla base dei Monti Zandalar e perfino i Loa avvertirono i mistici delle tribù delle gravi conseguenze se avessero disturbato le pietre nere. Per molti anni nessuno dei osò disobbedire, ma alla fine la curiosità ebbe la meglio e sedicimila anni prima dell’apertura del Portale Oscuro, un gruppo di troll ribelli guidati dall’esule Gurubashi Zan’do scavò nel tumulo proibito. Scoprirono che le pietre nere non erano semplici rocce, ma la pelle frastagliata di una creatura mostruosa. Gli ingenui troll credevano che fosse un Loa sconosciuto, e per di più potente, considerando che gli altri ne erano spaventati. In un moto di follia quindi, questo gruppo di ribelli iniziò ad effettuare rituali e sacrifici per cercare di risvegliare la mostruosità dormiente.
Così, svegliato da quelle offerte di sangue, il gigantesco generale della razza C’Thraxxi noto come Kith’ix emerse dal suo lungo sonno e massacrò tutti coloro che lo avevano resuscitato. Gli antichi Loa avevano infatti seppellito la creatura insettoide in tempi remoti quando essa crollò davanti ai Monti Zandalar, fuggendo, gravemente ferito, dallo scontro avuto contro il Custode Tyr.
Kith’ix, completamente risvegliato, sapeva che gli Dei Antichi, suoi padroni, si sarebbero deliziati nel vedere quella pietosa civiltà ridotta in cenere. Allungò così la mano e prese il controllo degli Aqir che dimoravano nel sottosuolo. Gli sciami insettoidi iniziarono a costruire un vasto impero sotterraneo noto come Azj’Aqir e, quando furono abbastanza numerosi, i C’Thrax li guidarono a fare guerra ai Troll.
La minaccia aqir era diversa da qualsiasi altra minaccia che i Troll avessero mai affrontato. Numerose tribù più piccole caddero davanti a loro. Quando si avvicinarono pericolosamente ai Monti Zandalar, gli Zandalari non stettero certo con le mani in mano. Unirono le diverse tribù in un’unica potente forza, dando così vita all’Impero Zul (per approfondire, clicca qui).
IN ALTO: Due troll Zandalari. Illustrazione di Elizanel.