Passarono così altri millenni dalla Grande Separazione e duemilaottocento anni prima che il Portale Oscuro fosse aperto, gli Zandalari si recarono nei Regni Orientali per aiutare i troll della foresta di Zul’Aman contro gli alti elfi di Quel’Thalas. Negli Amani, gli Zandalari videro l’opportunità di rivitalizzare una delle tribù più potenti della loro razza, oltre che riaffermare il dominio sui Regni Orientali.
Inizialmente le cose andarono molto bene e l’alleanza tra le due razze troll riuscì nel suo intento. Con sorprendente velocità, gli Amani devastarono i confini esterni di Quel’Thalas. e gli emissari Zandalari furono compiaciuti da ciò che videro: perfino gli elfi e i loro potenti poteri arcani non potevano resistere alla potenza degli Amani, quello che a Zuldazar consideravano il braccio armato della razza dei Troll.
Tuttavia, come la storia ci insegna, alla fine quella guerra per i troll fu una vera e propria catastrofe e centinaia di soldati morirono a causa di un’orribile tempesta di fuoco evocata dai Cento, i primi maghi umani della storia. La disastrosa battaglia scosse profondamente gli emissari Zandalari. All’inizio sicurissimi della vittoria, tornarono di nascosto alla loro isola natale increduli e pieni di vergogna. Per loro, quella sconfitta segnò un oscuro punto di svolta nella storia dei Troll, dal quale non si sarebbero mai più ripresi. Ciò che gli Zandalari ancora non sapevano, è che quell’evento sarebbe stato l’inizio di un periodo quantomeno travagliato.
Millecinquecento anni prima dell’apertura del Portale Oscuro, essi infatti notarono che i loro fratelli Gurubashi sulla terraferma stavano crescendo rapidamente in potere e territorio, attribuendo le loro vittorie all’influenza di un dio chiamato Hakkar. All’inizio, gli Zandalari furono contenti per i loro compagni troll, tuttavia, mentre Zul’gurub continuava ad espandersi, la compiaciuta sorpresa di Zuldazar si trasformò ben presto in inquietudine. Indagarono sui loro miti e le loro leggende, approfondendo al tempo stesso resoconti storici e ciò che appresero li sconvolse: Hakkar era anche conosciuto come lo “Scorticatore di anime”, un titolo che si era ampiamente guadagnato. Egli riempiva i suoi seguaci di rabbia omicida e si crogiolava nelle loro oscure emozioni. Quel che era peggio, era che egli diventava sempre più potente mentre si nutriva dello spargimento di sangue in suo nome, e il suo legame con il mondo che lo nutriva si andava sempre più rinforzando.
Appreso tutto questo, ogni zandalari in grado di combattere partì immediatamente per la Valle di Rovotorto e portò la terribile notizia ai loro fratelli Gurubashi, ma con loro grande sorpresa, essi furono bollati come eretici. Agli zandalari quindi, non restò altro che sfidare i sacerdoti di Hakkar. Quella che ne seguì fu una lotta molto aspra ma per fortuna degli “eretici”, l’Impero Gurubashi era già in uno stato di disordini civili a causa dei numerosi sacrifici che Hakkar richiedeva. Aiuto arrivò da altri troll della giungla si unirono agli Zandalari e insorsero in aperta rivolta contro il sanguinario Scorticatore di anime. Le tribù unite sconfissero molto faticosamente il Dio del Sangue e cacciarono i suoi sacerdoti Atal’ai. Nonostante la vittoria, tuttavia, l’Impero Gurubashi sarebbe presto caduto per sempre.
Ma incredibilmente, i problemi non erano ancora finiti. Mentre gli schiavi goblin dei Troll lavoravano nelle miniere di kaja’mite a Kezan, questi ultimi respiravano la polvere del minerale che offuscava le miniere, che col tempo iniziò a risvegliare l’intelletto latente dei Goblin. Segretamente, essi pianificarono così una ribellione, raccogliendo tutti i materiali che riuscirono a trovare e a nasconderli per creare una vasta gamma di armi, trappole ed esplosivi. Cento anni prima dell’apertura del Portale Oscuro, i sorveglianti Troll furono quindi colti completamente di sorpresa quando masse di goblin irruppero dalle miniere, armate di armi tecnologiche che gli Zandalari all’epoca non potevano nemmeno immaginare.
Il controllo dei Troll su Kezan venne inevitabilmente e completamente spezzato, la loro operazione mineraria fallì e gli Zandalari sopravvissuti fuggirono. I Goblin erano ora liberi e per celebrare la loro ritrovata libertà… si rivoltarono l’uno contro l’altro, creando il caos mentre venivano intraprese innumerevoli faide e si formavano alleanze. Ben presto furono divisi in vari gruppi differenti, i più potenti dei quali furono da allora conosciuti come Cartelli.
Per quel che riguarda gli Zandalari, anche se da allora non la abitano più, Kezan è ancora oggi un territorio sacro, ma l’Impero non fu mai in un punto più basso come in quel periodo…
IN ALTO: Una druida degli Zandalari in combattimento. Illustrazione di ShadowPriestArt.