La storia dell’Impero Amani inizia quando, per combattere la minaccia degli Aqir, questa tribù troll partì verso il nord-est dell’antico Kalimdor, con l’obiettivo di eliminare il leader di questa razza insettoide, Kith’ix. Gli Amani Seguirono le tracce dello C’Thrax nelle profondità dei boschi nord-orientali del continente, incontrando una resistenza sempre più feroce man mano che si avvicinavano. E dopo aver sconfitto legioni di aqir, questi avventurosi troll raggiunsero finalmente il stesso generale.
In una battaglia selvaggia e leggendaria, praticamente l’intera tribù si scagliò contro Kith’ix e le sue forze rimanenti in un assalto suicida. Lo C’Thrax, sebbene ferito dai precedenti conflitti della guerra, massacrò personalmente innumerevoli troll. Solo una piccola parte della tribù sopravvisse al terribile scontro, ma Kith’ix alla fine cedette ai suoi instancabili cacciatori. Sebbene il prezzo pagato dalla tribù fu molto alto, la reputazione degli Amani divenne leggendaria tra tutto il popolo Troll per il loro atto eroico, e proprio in cima al luogo in cui avevano ucciso lo C’Thrax, gli Amani stabilirono un nuovo insediamento, che col tempo si sarebbe sviluppata nell’imponente città-tempio di Zul’Aman e con essa nacque l’Impero Amani.
Secoli e secoli dopo, quando gli Alti Elfi guidati da Dath’Remar Sunstrider furono esiliati dalla società dei Kaldorei e sbarcarono a Lordaeron, essi ebbero dei violenti scontri con i Troll della Foresta, che li vedevano come profanatori della loro patria. Al momento della fondazione di Quel’Thalas, l’Impero Amani era la “nazione” più potente dei Regni Orientali, detenendo gran parte della Lordaeron settentrionale nei loro territori.
Mentre le forze di Zul’Aman combattevano per tenere lontani questi stranieri indesiderati dalle loro terre, gli Alti Elfi svilupparono un profondo odio per i feroci troll e li uccidevano a vista ogni volta che li incontravano. Col tempo gli Elfi fondarono il Regno di Quel’Thalas e giurarono di creare un potente impero che avrebbe fatto impallidire quello dei loro cugini Kaldorei. Sfortunatamente, appresero presto che Quel’Thalas era stata fondata su un’antica città troll che questi ultimi ritenevano ancora sacra. Quasi immediatamente, gli Amani iniziarono ad attaccare in massa gli insediamenti degli Elfi.

Ma i nuovi arrivati, testardi e non disposti a rinunciare alla loro nuova terra, utilizzarono la magia che avevano “portato con sé” dal distrutto Pozzo dell’Eternità e tennero a bada i selvaggi Troll. Sotto la guida di Dath’Remar, furono in grado di sconfiggere le bande da guerra Amani che li superavano di dieci a uno. Alcuni elfi, diffidenti nei confronti degli antichi avvertimenti dei Kaldorei, sentivano che il loro uso della magia avrebbe potuto attirare l’attenzione della Legione Infuocata e pertanto, decisero di “nascondere” le loro terre con una barriera protettiva che avrebbe comunque permesso loro di esercitare gli incantesimi. Costruirono una serie di monoliti in vari punti intorno a Quel’Thalas che segnavano i confini della barriera magica. Queste pietre runiche non solo mascheravano la magia degli elfi dalle minacce extra-dimensionali, ma aiutavano anche a spaventare le superstiziose bande da guerra dei Troll.
Con il passare del tempo, Quel’Thalas fiorì grazie agli sforzi e alle abilità magiche degli Alti Elfi e per quasi quattromila anni essi vissero pacificamente nella sicurezza del loro regno isolato. Tuttavia, i vendicativi troll di Zul’Aman non si diedero per vinti così facilmente. Tramavano e complottavano nel profondo delle foreste e aspettavano che il numero delle loro fila aumentasse. Alla fine, un potente esercito di troll uscì dalle foreste oscure e ancora una volta pose l’assedio alle scintillanti guglie di Quel’Thalas.
IN ALTO: Zul’jin, Signore della Guerra degli Amani. Illustrazione di Mr–Jack
Comments 1