Nei giorni scorsi siamo andati alla scoperta insieme a voi delle origini di uno degli ordini più leggendari della storia di Azeroth: la Guardia di Tyr.
Oggi torniamo a parlare di questo ordine, ma in chiave attuale. Uno degli eventi della trama di Dragonflight e della sua patch 10.1.7, Furia Incarnata, infatti, si pone l’obiettivo di ricostruire quest’ordine di paladini.
In questa fase abbiamo scoperto che Travard ha lasciato la Tomba, – la quale ora è completamente sepolta – per aiutare negli sforzi per la resurrezione di Tyr. Durante questo inizio di Dragonflight abbiamo visto infatti come è stato creato un nuovo “corpo”, che servirà proprio per contenere l’ “anima” del Custode, ma affinché egli resusciti è necessario recuperare il disco contenente i suoi ricordi: un disco che originariamente è stato ritrovato a Uldaman, ma che lo Stormo Infinito sembra aver nascosto in una versione alternativa della Rocca della Notte, dove Elisande regna ancora.
Al momento, recuperare questo disco dovrebbe essere la missione principale della Guardia di Tyr, nonché una storia che ci aspettiamo verrà sviluppata in Guardiani del Sogno.
Tuttavia, la Guardia di Tyr è ora stata riformata, e Blizzard ha ancora una volta sviluppato questa micro-storia dando un approfondimento dei personaggi che la “vivono”, con un approfondimento per ciascun nuovo membro. Come abbiamo detto più volte, questo è sicuramente uno dei punti forti della narrazione di Dragonflight (i problemi sono altrove, ne abbiamo parlato qui), che fa benissimo quando si tratta appunto di narrare, contestualizzare, dare un’identità o approfondire le micro-storie di personaggi minori.
Vediamo quindi cos’hanno da raccontare i nuovi membri della Guardia di Tyr, iniziando da Hadwin, un inquisitore proveniente da Drustvar, nelle Isole di Kul Tiras.
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Giocatore: “Come sei diventato un membro della Guardia di Tyr?”
Hadwin: “Non ne sono sicuro nemmeno io. Ci sono caduto dentro, immagino, come faccio sempre.
Mio padre voleva che mi arruolassi in marina e mia madre sperava che diventassi un sacerdote delle maree. Ma sono bravissimo a maneggiare un oggetto contundente, se posso parlare per me, e mi sono arruolato con l’Ordine delle Braci quando Lady Waycrest ha chiesto volontari per combattere le streghe a Drustvar. Ma per quanto strano possa sembrare, ho iniziato a sentire una connessione con la Luce lavorando come Inquisitore. Non posso spiegarlo. Adoro la Madre delle Maree! Mi ha portato a cercare la Mano d’Argento e ad allenarmi come paladino. Ma anche allora non ero soddisfatto. Sono venuto alle Isole dei Draghi per forgiare il mio percorso e seguire il mio codice, correggendo i torti ovunque li trovassi. Travard e Koranos mi hanno trovato e il resto è storia.
Giocatore: “Perché sei tu l’Eletto della Giustizia?”
Hadwin: “Cosa? Vuoi dire che non lo capisci? Mi sento insultato. Sto scherzando, ovviamente. Se solo potessimo capire le persone solo guardandole… Giusto e sbagliato sono sempre stati importanti per me anche quando ero solo un ragazzino. Mia madre gestiva un negozio a Bridgeport da piccola. Quando papà andò al mare, i criminali locali iniziarono a derubarla e a molestarla. Ha cercato di porre fine alla cosa, ma gli uomini della legge della città non hanno fatto nulla. Ho sofferto molto la fame crescendo a causa di quell’ingiustizia, ma la cosa peggiore è stata l’influenza che ha avuto su mia madre. Decisi allora di eliminare l’ingiustizia ovunque la trovassi. Ed è quello che ho fatto. Travard gli ha solo dato un titolo.”
Proseguiamo ora con Valunei, una giovane draenei forgialuce proveniente da Argus che si è sentita persa da quando ha perso il suo mentore, ma che ha ritrovato uno scopoa nella Guardia di Tyr, diventando l’Eletta della Compassione.
Giocatore: “Come sei diventata un membro della Guardia di Tyr?”
Valunei: “Su Argus eravamo sempre minacciati dalla Legione. Non mi piace combattere, ma sono diventata una paladina per proteggere la mia gente. Ho imparato le vie della Luce da una vendicatrice di nome Iriska. Mi ha insegnato a maneggiare una mazza, a curare i feriti e ad affrontare i demoni senza cedere alla paura. Ma l’ho persa. Quando sono arrivata su Azeroth, anch’io mi ero persa. Travard e Koranos mi hanno trovato mentre vagavo per le Isole dei Draghi, alleviando qualunque sofferenza trovassi. Travard mi ha parlato di Tyr e allora ho capito che volevo entrare a far parte della sua Guardia.”
Giocatore: “Perché sei tu l’Eletta della Compassione?”
Valunei: “Sono… onorata che Travard mi abbia dato quel titolo… Ma, in realtà, essere compassionevole è l’unica cosa che posso essere. Forse sono plasmata da innumerevoli anni di lotta contro la Legione. I demoni erano noti per infliggere sofferenze ovunque andassero. Ho visto molto dolore in questi anni. Nessuno merita di soffrire, nessuno, e tutti meritano aiuto. Questo, suppongo, è il motivo per cui sono stata scelta come Eletta della Compassione.”
Passiamo ora al terzo membro, Nolaki, l’Eletto del Sacrificio, una troll Zandalari che era troppo giovante per combattere nella Battaglia di Drazar’alor durante BfA ma che ha perso un mentore ed un amico durante il conflitto.
Giocatore: “Come sei diventata un membro della Guardia di Tyr?”
Nolaki: “Mi sono allenata con il nostro Campione della Luce, Ra’wani Kanae. Quando Ra’wani combatté nella Battaglia di Dazar’alor, io rimasi indietro. Ero giovane e inesperta e pensavo che non avrei fatto alcuna differenza. Ma quando Ra’wani cadde difendendo la nostra città senza di me, giurai che avrei usato la Luce fino al mio ultimo respiro per salvare tutte le vite possibili. Quella chiamata mi ha portato alle Sponde del Risveglio. Ed è lì che il Capitano Travard e l’Osservatore Koranos mi hanno trovata e mi hanno parlato di Tyr. Ho trovato uno scopo nelle storie sui suoi atti eroici. E quindi adesso sono una recluta per la Guardia di Tyr.”
Giocatore: “Perché sei tu l’Eletta del Sacrificio?”
Nolaki: “Perché noi Troll pratichiamo il sacrificio dei Troll (ride, NdR). Era uno scherzo! Avresti dovuto vedere la tua faccia adesso! “Sacrificio” può sembrare strano. Forse sarebbe meglio “sacrificio di sé” o “altruismo”. Ma tu conosci questi vecchi ordini. La tradizione è tradizione. Tyr non ha mai sacrificato niente e nessuno tranne se stesso. Mi ricorda Ra’wani. Ha sacrificato tutto per gli Zandalari. E avrei scambiato il posto con lei in un batter d’occhio. Penso di essere un esempio di sacrificio perché Travard sa che combatterò fino al mio ultimo respiro per la mia gente e i miei nuovi amici. Persino per Hadwin! (ride, NdR)”
E arriviamo così all’ultimo membro della Guardia, Talthis, l’Eletto dell’Ordine, un cavaliere del sangue che è alla ricerca di un modo per ripristinare l’ordine sin dalla caduta di Silvermoon.
Giocatore: “Come sei diventato un membro della Guardia di Tyr?”
Talthis: “Ricordo la caduta di Silvermoon sotto il Flagello quando ero giovane. Il mio mondo si capovolse.
Successivamente la città fu ripresa e ricostruita. Ma volevo comunque proteggere la mia città, la mia cultura, da quel caos e quella carneficina. La minaccia ancora persisteva nella Fenditura Morta…
Mi sono rivolto alla Luce per ricevere guida e forza contro il Flagello. Mi sono unito ai Cavalieri del Sangue, ma poi ho vagato per le Isole dei Draghi, alla ricerca di altri bisognosi di sicurezza e protezione dal caos dei Primalisti. Quando Travard mi ha trovato, stavo combattendo all’Assalto Flashfrost, cercando di ristabilire l’ordine. Lui e Koranos mi hanno assistito e poi mi hanno parlato di Tyr e della sua Guardia. E ora sono qui e tutto va tutto bene!”
Giocatore: “Perché sei tu l’Eletto dell’Ordine?”
Talthis: “Alcuni hanno avuto una vita pacifica e potrebbero non comprendere il valore dell’ordine. Ma sembra che spesso siamo assediati dalle forze del disordine e del caos e abbiamo bisogno di più ordine nelle nostre vite. Ero un bambino quando il Re dei Lich attaccò. Vedere tutto quel disordine… mi ha segnato. Ho vissuto abbastanza per vedere Deathwing, l’invasione della Legione, la Quarta Guerra…
Ordine significa che il sole sorge ogni mattina. Ordine significa che i bambini crescono con i loro genitori. Voglio farne parte. Voglio instillare ordine nel nostro mondo disordinato ed è per questo che rappresento questa virtù nella Guardia di Tyr.”
E con quest’ultimo Eletto, si conclude questo piccolo, ma apprezzato momento di approfondimento della lore di Dragonflight, che siamo sicuri verrà ulteriormente sviluppata nel prossimo futuro acquisendo man mano più centralità nella storia insieme alla figura di Tyr.
N.B. Questo articolo è un traduzione e una rielaborazione di Lore Spotlight: Reforging of the Tyr’s Guard in 10.1.7