Continua ad essere esplorata la storia di The War Within all’interno dell’alpha. L’ultima volta ci eravamo lasciati con le grandi rivelazioni di Hallowfall (e gli approfondimenti sul nostro canale Youtube!), ed oggi vediamo come proseguirà la trama della nuova espansione di World of Warcraft nel regno nerubiano di Azj-Kahet. Come sempre in questi casi, seguiranno quindi SPOILER!
La trama (qui divisa in tre capitoli), in questo suggestivo luogo, inizia con la Reckoning intrappolata nelle reti nerubiane. Dopo aver consultato i nostri alleati, andremo a salvare i cavalieri Arathi feriti mentre cerchiamo possibili indizi su dove si trovi Anduin, ammesso che sia ancora vivo. E proprio in quest’occasione troviamo i suoi guanti, il suo mantello e un mucchio di ossa sbiancate e non umane, facendoci intuire che il giovane Re potrebbe essere ancora in vita e aver combattuto contro i suoi rapitori.
Successivamente, dopo aver parlato sia con Faerin che con Alleria, cerchiamo la misteriosa protettrice che ci ha salvato dallo schiantarci contro Azj-Kahet (la quale viene menzionata nell’ultima cutscene ad Hallowfall), poiché sembra essere una nemica dei nerubiani e quindi, una possibile alleata. Intanto, Alleria ci lascia per continuare in solitaria la sua ricerca di Anduin e mentre ci avventuriamo nelle profondità di uno degli abissi di Azj-Kahet, troviamo colei che stavamo cercando, ovvero Orweyna, una Harronir (una sorta di troll vampireschi a metà tra i nostri Troll e gli Elfi della Notte). Quest’ultima ci rivela che ci stava osservando da Hallowfall e che è preoccupata per il “Sangue Nero” che minaccia gli ecosistemi di Khaz Algar. Ci chiede quindi di aiutarla a ripulire la fossa in cui ci troviamo, poiché il Sangue Nero è pericoloso nelle mani sbagliate. Successivamente, una volta usciti da quel luogo, seguirà una cutscene che viene così descritta (ricordiamo che nell’alpha le cutscene non sono ancora presenti, ed il loro contenuto viene descritto da un apposito npc):
“Quando il giocatore e Orweyna emergono, si confrontano con un altro Harronir. Segue una discussione, mentre l’altro Harronir si chiede perché Orweyna abbia infranto una delle regole sacre per ottenere l’aiuto di questo mortale. Orweyna dice che doveva essere fatto per il bene delle radici. Gli Harronir accettano a malincuore la nuova direzione e per ora partono, ma non prima di aver avvertito Orweyna che ci saranno conseguenze per tutti loro per ciò che ha fatto.”
Dopo di ciò. Orweyna ci manda in una vicina torre nerubiana, dove nota che qualcuno è già stato nella torre, e non in uno scenario da battaglia, ma da caccia. In lontananza vediamo per la prima volta la Città dei Fili, sede dell’Impero Nerubiano. Mentre ci avviciniamo alla città , viene riprodotta un’altra cutscene:
“Il giocatore osserva per la prima volta alla Città dei Fili. Orweyna mette in guardia il giocatore, dicendogli che non hanno speranza di infiltrarsi in città . Se Alleria e Anduin sono lì, allora sono perduti. Orweyna se ne va, lasciando il giocatore solo. Dietro di loro, una piccola creatura-ragno suona un campanello, attirando la loro attenzione.”
Finito il filmato, parliamo quindi con la creatura ragno dietro di noi, chiamata Spindle, la quale ci offre una pergamena in cui si dice che “inciamperemo nell’oscurità senza aiuto“, offrendoci poi “un filo a cui aggrapparci”. Mentre la seguiamo ed evitiamo i nerubiani ostili (che sentiamo parlare di un “Giorno dell’Ascensione“), alla fine veniamo condotti in un luogo chiamato Tana del Tessitore, che sembra essere un rifugio sicuro, con nerubiani amichevoli che ci danno il benvenuto. Nel particolare, la Vedova Arak’nai, conosciuta anche come la “Tessitrice”, ci dà il benvenuto nella sua tana e Mentre esploriamo quest’ultima, apprendiamo di più sulle sue intenzioni: scopriamo che questa nerubiana è una seguace della regina Neferess, la precedente sovrana, la quale fu rovesciata da Ansurek, sua figlia. Arak’nai vuole quindi rovesciare Ansurek per vendicare la morte di Neferess, ma ha bisogno di un piano, poiché non ha un esercito. Come è stato ad Hallowfall, anche qui avremo l’occasione di fare delle domande, per conoscere di più sul world-building di questo e delle macchinazioni di Xal’atath:
Giocatore: “Raccontami di te.”
Arak’nai: “Sono la Vedova Arak’nai. Per molti anni ho servito ufficialmente come Tessitrice Reale della Regina Neferes. Ufficiosamente, ho perseguito una serie di… interessi aggiuntivi. Ma ora la mia amata regina è morta e sua figlia è stata sviata da un cosiddetto “Araldo”. Non permetterò a questa creatura di usurpare il nostro grande regno per i suoi fini… Ma non posso fermarla da sola.”
Giocatore: “Parlami delle forze nemiche”
Arak’nai: “Questo Araldo ha a sua disposizione l’intero esercito di Azj-Kahet. Prima del suo arrivo, il generale Anub’azal guidava le forze del regno. Ansurek lo ha deposto in favore di uno dei lacchè ascesi dell’Araldo, e ora i ranghi dell’esercito pullulano di quei maledetti corrotti.”
Giocatore: “Parlami degli ascesi.”
Arak’nai: “Gli ascesi sono il dono dell’Araldo ad Ansurek. Un feroce contingente di violenti cacciatori-assassini, creato dall’Araldo nelle profondità più oscure del Trasformatorio della città . Sono incredibilmente forti e io non ho un esercito mio. Se voglio raggiungere Ansurek e sbarazzarmi dell’Araldo, dovrò trovare un modo per sovvertire la sua potenza militare dall’interno.”
Giocatore: “Raccontami della cerchia ristretta della Regina.”
Arak’nai: “Anche se non affrontiamo direttamente l’Araldo, un approccio più subdolo si rivelerà altrettanto difficile. Ciò di cui ho bisogno è un alleato nella cerchia ristretta di Ansurek. Qualcuno che può andare e venire senza destare sospetti. Gli abitanti delle Tane parlano di un “Visir”. Una specie di patriota che lavora all’interno delle mura della Regina. Sarebbe una buona opzione… Se solo conoscessi la sua identità .”
Giocatore: “Sai dove sono i miei alleati?” (Anduin e Alleria, NdR)
Arak’nai: “Non preoccuparti, piccolo. So bene che non sei venuto qui da solo. Ho già inviato i miei a rintracciare i tuoi compatrioti. Consideralo un gesto di buona fede… E, con un po’ di fortuna, l’inizio di una relazione lunga e reciprocamente vantaggiosa.“
Giocatore: “Come facevi a sapere dove trovarmi?“
Arak’nai: “Sono specializzata in piccole spinte, caro. Ogni piano è un arazzo e sono abile nello spostare e tirare solo un filo alla volta. Tu, però, sei meno un filo tirato e più un fiammifero acceso. L’oscuro veleno dell’Araldo ha macchiato l’arazzo di Ansurek. Ecco perché ti ho cercato. Io ho bisogno di una brace vagante e tu hai bisogno di un amico nell’oscurità .”
E con questa chiacchierata, si conclude il primo capitolo della campagna di Azj-Kahet, intitolato “Friends in the Dark”.
E dopo l’introduzione ai Seven Thread, una delle nuove fazioni di The War Within, inizia il secondo capitolo, “Unraveling the trapped”, con la Tessitrice che ci informa che è arrivata una soffiata su una serie di eventi accaduti nell’area settentrionale di Azj-Kaket e ci chiede di indagare per suo conto. Giunti in zona troviamo Faerin, che è riuscita a trovare alcuni sopravvissuti di Dalaran (abbiamo già parlato del nefasto destino della città magica qui). Mentre offriamo razioni in giro per aiutare i sopravvissuti, apprendiamo così che ci è stato qualcuno che ha insistito per restare indietro prima di essere catturato dai nerubiani, scoprendo successivamente trattarti di nientemenoché Flynn Fairwind, il quale è stato anche avvelenato. Flynn ci dice che hanno portato il resto dei prigionieri in superficie e si è imbattuto in uno dei ragni della Tessitrice mentre cercava informazioni. Anche in quest’occasione, vedremo una cutscene:
“Zev’kall, il generale asceso dell’esercito nerubiano, rimprovera i suoi sottoposti per non aver trattenuto i prigionieri fuggiti. Per evitare che si diffonda la voce di questo fallimento, giustizia questi ultimi e parte per Siegehold.”
Flynn ci chiede quindi di inviare alcune forze nerubiane nell’area, mentre recuperiamo le sue armi e leggiamo alcune informazioni, per scoprire cosa sta succedendo nell’area.
Insieme alla spia umana escogitiamo così un piano, nascondendoci in una scatola insieme a lui e facendoci trasportare da Anub’azal nella sua “abitazione”. Sul luogo, ci viene richiesto di cercare qualcosa di utile nel mucchio di rifiuti che ha in casa, ed è proprio qui che troviamo qualcuno di decisamente inaspettato.. Gazlowe, l’attuale leader dei Goblin! Quest’ultimo finendo tra i nerubiani si è finto morto, ma il generale Anub’azal se ne è subito accorto, stando però al gioco.
Intanto, dopo l’incontro con il capo dei Goblin, Anub’azal prima ci ricopre di feromoni per renderci amichevoli nei confronti dei suoi soldati, poi ci manda a uccidere le forze nerubiane fedeli a Zev’kall e a recuperare i registri dei nerubiani da lui uccisi.
Successivamente, otteniamo l’emettitore di feromoni di Zev’kall, liberando allo stesso tempo i restanti prigionieri a Siegehold. La maggior parte di questi soldati sono sopravvissuti a Dalaran e intanto elaboriamo un piano per usare i feromoni di Anub’azal per superare le guardie nerubiane fingendo di essere un falso convoglio di prigionieri, poiché i nerubiani sono effettivamente ciechi e possono identificare amici e nemici solo dall’olfatto.
Il nostro piano funziona e i prigionieri di Dalaran sono al sicuro. Tuttavia, invece di portare l’emettitore di feromoni ad Anub’azal, decidiamo invece di portarlo alla Tessitrice, per vedere se può usarlo. E con questo si chiude anche il secondo capitolo della campagna di Azj-Kahet.
Arriviamo così al terzo ed ultimo capitolo, “Plans within plans”, il più importante per questa parte della storia.
Il capitolo finale si apre con la Tessitrice che ci dice che è arrivato un invito per incontrare il Visir, uno dei nerubiani più ricchi della Città dei Fili (e quello con cui la Tessitrice stessa voleva allearsi, come abbiamo visto nel capitolo uno).
Per garantire la nostra sicurezza, ci copriamo con i feromoni della Tessitrice e poi voliamo nella Città dei Fili per l’incontro. E lì, una volta incontrato l’esecutore Nizrek, noto anche come Visir, abbiamo la prima scoperta: Anduin è ancora vivo. Ma le sorprese non finiscono qui!
Veniamo a conoscenza infatti che il giovane re ha stretto amicizia con il Visir, e apprendiamo che anche quest’ultimo non è molto entusiasta che la regina Ansurek venga ingannata da Xal’atath. Il Visir accetta quindi di darci i suoi feromoni da usare in modo che possiamo mimetizzarci nella Città dei Fili. Inoltre, ci dice che crede che Ansurek si sia alleata con Xal’atath di sua spontanea volontà e di conseguenza debba essere eliminata. E mentre parliamo con lui, rincontriamo Alleria, anche lei viva e vegeta, anche se un po’ scossa dalla presenza dei nerubiani:
Nizrek: “Mi risulta che non solo hai stretto un’alleanza con la Tessitrice, ma che hai anche dialogato con il nostro famoso generale Anub’azal.
Se dovessi impegnare le mie risorse, noi tre anziani nerubiani saremmo un formidabile triumvirato. I giocatori e il tabellone sono pronti. Ora dimmi, a quale gioco desiderano giocare?”
Giocatore: “La Tessitrice vuole eliminare Xal’atath e liberare la regina Ansurek dalla sua influenza.”
Anduin: “Nizrek è uno dei più stretti confidenti della regina Ansurek.”
Nizrek: “O almeno così suppone. Il tempo stringe. Ecco i feromoni che vi permetteranno di entrare nel Bazar. Applicateli. Xal’atath è certamente un problema, ma la Regina non si lascia influenzare. Ha fatto una scelta di sua spontanea volontà . La Tessitrice non sarà contento, ma anche Ansurek deve essere eliminata.”
Compare Alleria, che vede il nerubiano vicino ad Anduin
Alleria: “Allontanati da lui, creatura! Ora!”
Anduin: “Ascoltami e abbassa il tuo arco. È un alleato.”
Alleria: “Un alleato?! Dalaran è caduta a causa loro!”
Anduin: “Alleria, possiamo porre fine a questa guerra! Ma non se scocchi quella freccia.”
Alleria: “Bene. Ma è meglio che tu abbia una buona spiegazione per questo.”
ll Visir ci rivela poi che il motivo per cui siamo stati invitati era assistere al “Giorno dell’Ascensione“, ovvero un giorno in cui la Regina Ansurek rivelerà l’evoluzione dei nerubiani in esseri infusi di Vuoto, e la prima quest che ci viene affidata è riprogrammare i comunicatori nerubiani intorno alla Città dei Fili per smascherare la propaganda di Ansurek.
Nel frattempo, Anduin ci chiede di esplorare la città e di scoprire che forse non tutti i nerubiani sono così cattivi. Da notare che questo grande centro nerubiano di Azj-Kahet ricorda Suramar, con molti NPC e vendor con cui è possibile interagire, ma anche guardie che ci possono smascherare. Intanto, assistiamo ad un nuovo dialogo tra Anduin, Alleria e Nizrek:
Alleria: “Va bene, Anduin. Parla.”
Anduin: “Non mi aspetto che tu capisca. Ma io… in quel momento con l’aeronave? Forse una parte di me pensava che sarebbe bastato perché la Luce splendesse di nuovo su di me. Forse se facessi quello che mio padre… ma la Luce non è arrivata. Invece, mi sono ritrovato qui.”
Nizrek: “Le sue azioni mi hanno impressionato così tanto che ho dovuto semplicemente… reindirizzare… il suo trasporto in prigione.”
Anduin: “Faerin mi ha detto che non dovevo pensare a niente. Penso che avesse ragione. Forse la Luce non è tornata da me. Ma questo? Questo è quello in cui so fare meglio.”
Alleria: “Allearti con i mostri?”
Anduin: “Aiutare le persone. Non permetterò che Xal’atath rovini una civiltà , non importa quanto mostruosa possa sembrare.”
Alleria: “…e ti senti indegno della Luce. Ancora non mi fido di questi nerubiani. Ma mi fido di te. E al momento basta.”
Arriviamo così al climax di questa parte di storia, quando, dopo aver finito di esplorare la città , ci rincontriamo con Anduin e Alleria, assistendo insieme a loro alla cutscene del Giorno dell’Ascensione, che segna la comparsa in scena di Xal’atath:
“Alleria e Anduin osservano la fine del discorso di propaganda della Regina Nerubiana da un punto di osservazione privilegiato dell’alta torre. Quando Xal’atath si mostra al fianco della regina, Alleria tenta di scoccare una freccia contro di lei, ma questa attraversa il suo corpo incorporeo. Con la loro posizione rivelata e i nerubiani all’inseguimento, sono costretti a ritirarsi.”
Entriamo quindi in uno scenario per uscire dalla Città dei Fili. Durante questo scenario, Anduin e Alleria parlano delle loro difficoltà , in particolare delle difficoltà dell’elfa per affrontare ciò che è accaduto a Dalaran (con un dialogo che spinge ancora il destino di Khadgar in una triste direzione..):
Anduin: “Alleria, cosa è successo poco fa? Questo non è da te!”
Alleria: “Dovevo provarci! Era la mia occasione per rimediare a Dalaran… a Khadgar! Non mi aspetto che tu capisca con cosa ho a che fare.”
Anduin: “Ma lo capisco. So tutto sull’incolpare sé stessi per cose che non si possono controllare.”
Intanto, arriviamo ad una cascata, e non possiamo far altro che saltare per sfuggire alle grinfie dei nostri nemici. Qui viene riprodotta l’ultima cutscene di questa porzione di campagna, ed assistiamo al primo confronto diretto tra Xal’atath e Alleria:
“Con un esercito di soldati alle calcagna, l’unica speranza di fuga dei nostri eroi è saltare dai confini della città nelle acque più profonde. Anduin e il giocatore saltano per primi, ma Alleria esita quando Xal’atath fa la sua comparsa. Xal’atath tenta di convincere Alleria ad abbracciare il sentiero oscuro. Alleria esita per un momento ma la respinge subito, saltando dalla scogliera e raggiungendo gli altri nelle acque.”
Riunitici con Alleria ed Anduin, torniamo a fare rapporto alla Tessitrice, la quale si mostrerà compiaciuta di avere nuovi alleati nella sua cospirazione contro la Regina Ansurek, per concludere anche questo capitolo della campagna di The War Within…. ma non di quest’articolo!
Ebbene, abbiamo ancora una chicca che vogliamo condividere con voi, sempre presente ad Azj-Kahet, un qualcosa che va a ripescare uno dei “personaggi storici” del passato ed approfondire la lore dei Nerubiani.
Nella regione infatti, troveremo degli strani congegni, che fungono da “trasmettitori” di ordini per i Nerubiani. Tuttavia, alcuni di questi sono decisamente vecchi, e ci fanno scoprire un qualcosa di nuovo…
Due di questi infatti ci forniscono informazioni su Anub’arak, l’ultimo re di Azjol-Nerub, che scopriamo aver cercato l’aiuto di Azj-Kahet contro le forze del Re dei Lich durante la Guerra del Ragno. Ma andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta!
Nel primo di questi due trasmettitori (che può essere trovato presso una delle torri nerubiane nell’Occhio di Anub’azal), possiamo ascoltare la vera e propria richiesta d’aiuto di Anub’arak, con una piccola intuizione. La comunicazione suggerisce infatti che questa non era la prima volta che il Re chiedeva aiuto ai Kaheti.
Facendo un velocissimo ripasso storico, sappiamo che lo stesso Anub’arak fu colui che per primo lanciò l’offensiva contro l’allora “appena nato” Re dei Lich, come oppsizione al suo tentativo di dominare Northrend. All’inizio i Nerubiani avevano un ottimo vantaggio, rappresentato dal fatto di essere immuni alla Piaga della non morte (ne abbiamo spiegato i motivi nel nostro approfondimento sui Nerubiani, qui), ma le forze apparentemente illimitate dei non-morti agli ordini del Re dei Lich si dimostrarono sufficienti per costringere l’impero nerubiano alla ritirata. Come sappiamo cadde lo stesso Anub’arak, venendo poi rianimato, fatto che contribuì ad accelerare la ritirata dei nerubiani.
I sopravvissuti alla fine si videro così costretti a scavare più a fondo nel sottosuolo per ritirarsi e mettersi in salvo, finendo però per incappare in altri nemici, i Senza Volto, servitori del Dio Antico Yogg-Saron. L’impero nerubiano, ora messo alle strette sia dalle forze del Flagello che dai Senza Volto, finì così inevitabilmente per crollare. Ma tornando a noi, vediamo le parole del Re:
Anub’arak: “Regina Neferess. Io, Anub’arak, re di Azjol-Nerub, ancora una volta ti porto tristi notizie dal gelido nord. Nonostante avessimo un momentaneo vantaggio, questo… esercito di morti si trova proprio alle porte di Azjol-Nerub. Guadagnano terreno di ora in ora. Azj-Kahet può anche essere distante, con una dinastia propria, ma il tuo è ancora un regno nerubiano e abbiamo bisogno del tuo aiuto. Il numero sempre crescente e la ferocia infinita di questo nemico stanno mettendo a dura prova tutti i Signori dei Ragni. La tua posizione non ti esonera dal venire in nostro aiuto quando la nostra esistenza è in forte pericolo. Riconsidera la mia richiesta e fai ciò che richiede l’impero.”
La risposta a questa richiesta la troviamo nel secondo trasmettitore, vicino alla Città dei Fili, dove possiamo ascoltare ai commenti della Regina Neferess. Scopriamo che quest’ultima sapeva che Anub’arak fosse colui che aveva intrapreso la guerra contro il Re dei Lich, e che i Kaheti erano riusciti a sfuggire agli attacchi di quest’ultimo. Proprio per questi motivi, Neferess decise di non dare ad Anub’arak nemmeno una risposta, arrivando addirittura a tenere prigioniero un suo diplomatico ad Azj-Kahet, un atto che, col senno di poi, gli salvò la vita.
Neferess: “Io, Neferess, regina di Azj-Kahet, devo svelare i miei pensieri più profondi. Tre volte ormai, re Anub’arak ha chiesto al nostro impero di intervenire nelle questioni che riguardano il nord. L’ultimo diplomatico che ha inviato è stato legato e trascinato nei luoghi più oscuri del mio regno. Azj-Kahet è forte e la sua gente lo è ancora di più. Forse potremmo cambiare le sorti della battaglia, se io dessi l’ordine di intervenire. Eppure non posso. Non perderò una sola anima in quella tundra ghiacciata, lontana dalle nostre reti. Questo esercito di morti è passato sopra Azj-Kahet, siamo troppo lontani, al di sotto della loro attenzione. Mandare il mio popolo in guerra ci porterebbe a un destino peggiore della morte. Non risponderò alle sue richieste. È stato Anub’arak a volere questa guerra. Può finirla, da solo.”
Ma che fine ha fatto allora questo diplomatico che menziona Neferess? A quanto pare, è ancora vivo, e noi stessi possiamo parlare con lui! Lo possiamo trovare vicino alla cascata nei pressi di Rak-Ahat. Egli afferma di essere l’ultimo sopravvissuto di Azjol-Nerub, ma….
I veterani che hanno giocato a Wrath of the Lich King potrebbero obiettare che questa affermazione è falsa. Molti ricorderanno infatti che vicino agli ingressi dei dungeon di Azjol-Nerub e Ahn’Kahet a Dracombra, si possono trovare alcuni nerubiani, come il Veggente Ixit (anche se è vero che il nostro sopravvissuto non può sapere di Ixit). È bene notare che al momento, il completamento delle quest relative a questi dungeon non ci dà alcuna opzione di dialogo extra con questo sopravvissuto. Una dimenticanza da parte di Blizzard? O verrà aggiunta una qualche interazione extra più in là ? Nel frattempo, nel salutarci, leggiamo cos’ha da dirci Kah’teth, il diplomatico sopravvissuto:
Giocatore: “Il Re?”
Kah’teth: “SÃŒ. Anub’arak, sovrano di Azjol-Nerub. Mi ha mandato qui per chiedere aiuto in una grande guerra che stavamo combattendo contro un esercito di morti. Era un re orgoglioso, forte e potente. Ma… ho sentito dire che anche lui è caduto. Che i suoi ultimi giorni li ha trascorsi al servizio del Re dei Lich. Tutto ciò che è adesso è un ricordo orribile.”
Giocatore: “Cosa ti è successo?”
Kah’teth: “Quando mi sono presentato davanti alla Regina Neferess con le richieste di Anub’arak, lei mi ha scacciato e mi ha rinchiuso.
Guardando indietro, penso che sapesse cosa stava facendo. Se mi avesse permesso di tornare ad Azjol-Nerub, sarei sicuramente stato ucciso per non aver portato con me le forze di Azj-Kahet. Per quanto ne so, sono l’ultimo nerubiano vivente di Azjol-Nerub. Per questo, suppongo di doverle la vita.”
N.B. Quest’articolo è una traduzione e rielaborazione di The War Within Azj-Kahet Storyline Playthrough (Story Spoilers) e The Unanswered Distress Call in Azj-Kahet (Story Spoilers)
IN ALTO: Xal’atath e Alleria. Illustrazione di Frrroz_i
Comments 1