Torniamo nuovamente a parlare di The War Within la prossima espansione di World of Warcraft, e di ciò che l’alpha ci sta iniziando a rivelare riguardo alla lore. Come vi abbiamo già raccontato sia qui che sul nostro canale Youtube, questa volta andremo nelle profondità di Azeroth e tra le nuove regioni visiteremo l’Impero Nerubiano di Azj-Kahet dove, come stiamo per vedere, potrebbero esserci le tracce di un qualcosa di antichissimo. Scopriamo di cosa si tratta, facendo come sempre in questi casi, occhio agli SPOILER!
Nello specifico, stiamo parlando di delle radici di quello che sembrerebbe essere un enorme albero, che si possono vedere nella parte più bassa di Azj-Kahet. Vi ricorderete (come abbiamo visto nella storyline del luogo) che proprio nella terra dei Nerubiani incontreremo Orweyna, una Harronir che chiederà il nostro aiuto proprio per una faccenda riguardante le misteriose radici, ovvero una contaminazione da “Sangue Nero“, inoltre Orwenya ci rivelerà che proprio proteggere queste radici è il suo compito.
Nei fatti, apprendiamo proprio che gli Harronir sono accampati al di sotto di questo luogo misterioso, fungendone appunto da guardiani. Inoltre, ricordiamoci anche che nell’avamposto di Or’lay incontriamo alcuni Arathi che si sono appena imbattuti nell’accampamento di Harronir ed essi fanno diversi commenti sulla stranezza del posto, su come sia pieno di un’insolita vegetazione selvaggia che non riescono a capire e sul senso di pace e calma che si prova stando lì, il che fa inevitabilmente sorgere delle domande.
Prima di addentrarci in esse però, torniamo brevemente agli Harronir. Ad oggi, sappiamo che per la maggior parte sono molto riservati (con degli hint che ci suggeriscono solo che il loro ruolo è di vitale importanza), tuttavia, in una quest secondaria, qualcuno ci racconta qualcosa di molto importante. Ovvero di come una volta l’area fosse un grande lago, finché le stesse radici non ne ruppero il pavimento, facendo cadere l’acqua. Questo “antico” accenna anche all’importanza degli Harronir e, per estensione quindi, delle radici che custodiscono.
A questo punto è ovvio porsi la domanda più importante in questo contesto: a cosa appartengono queste radici? Proviamo a dare una risposta con le informazioni in nostro possesso.
Data la rigogliosità dell’area, l’importanza che viene loro affidata, l’età e la dimensione delle radici, possiamo presumere, in un modo anche piuttosto forte, che queste siano le radici di un Albero del Mondo. Ma non di uno qualsiasi, bensì quelle del primissimo Albero del Mondo mai comparso su Azeroth: Elun’ahir.
Se questo nome vi sembra familiare, è perché ne abbiamo già parlato ai tempi del PTR della 10.2, quando la storia di questo Albero veniva narrata in uno dei libri in-game. Facendo un rapidissimo riassunto, secondo quella storia Eonar ricevette in dono un ramo di G’Hanir da Elune, e chiamò l’Albero del Mondo che crebbe da quel ramo “Elun’Ahir, in onore del suo grande amore”. Eonar piantò questo albero per scacciare l’oscurità della corruzione degli Dei Antichi durante il periodo dell’Impero Nero, tuttavia, il titano Aman’Thul si adirò parecchio per le azioni di Eonar e strappò l’Albero del Mondo da Azeroth. Ma all’insaputa dell’Alto Padre, le radici dell’albero rimasero in un cratere molto sotto terra, dove furono nutrite dalle lacrime di Elune. Infine, la storia menziona dei “misteriosi guardiani” che arrivarono “molto più tardi, quando il mondo entrò in una nuova era“.
Ora, facendo due più due, è molto facile collegare i punti. I parallelismi tra le misteriose radici sotto Azj-Kahet e quelle del libro appaiono evidentissime: un cratere nelle profondità della terra pieno delle lacrime di Elune potrebbe facilmente essere il lago di cui ci hanno parlato durante le quest e di conseguenza i “misteriosi guardiani” dovrebbero essere gli Harronir.
Ma nel pratico, da cosa dovrebbero essere protette queste radici?
Beh, anche qui la risposta sembrerebbe venire da sola. Attualmente, i Nerubiani di Azj-Kahet sembrano determinati a corrompere le radici, ed è appunto facile capire il perché. Se queste sono effettivamente le radici di Elun’Ahir, allora rappresentano una vera minaccia per i tentativi di Xal’atath di creare un nuovo Impero Nero. Ricordiamo infatti che Elun’Ahir ha contribuito a ripulire il mondo dalla corruzione anche durante il culmine dell’Impero Nero (con tutti e quattro gli Dei Antichi al massimo della loro potenza) e quindi non c’è dubbio che potrebbe farlo di nuovo.
Ma sarà davvero così? Quelle radici, sono davvero tutto ciò che resta del primo Albero del Mondo di Azeroth? Al momento non ne abbiamo la certezza, ma è molto probabile che sia così. Vedremo se durante la beta, in uscita domani, avremo qualche informazione in più…
N.B. Quest’articolo è una traduzione e rielaborazione di The Roots Beneath Khaz Algar – What We Suspect So Far