Continuiamo la nostra scoperta ed il nostro approfondimento sulla prossima espansione di World of Warcraft annunciata alla Blizzcon, The War Within. Dopo aver fatto un recap su tutte le notizie uscite finora ed iniziato anche con le teorie che potrebbero avverarsi durante la Worldsoul Saga, oggi ci spingiamo un po’ più in là, iniziando a parlare di cosa vedremo in questa 11.0.
Nello specifico, andremo a parlare di due personaggi che saranno centrali in The War Within, ovvero Alleria Windrunner e Xal’atath che, come confermato da Blizzard, nella prossima espansione avranno “una rivalità unica.” Vediamo allora il perché di questa rivalità, iniziando da un breve recap sui due personaggi.
Fin dalla sua introduzione in Legion, Xal’atath è stato un personaggio misterioso che sembra determinato a seguire i suoi piani. Introdotta per la prima volta come arma manufatto del sacerdote ombra, si diceva che la lama di Xal’atath fosse ricavata dall’artiglio di Y’Shaarj, il più potente degli Dei Antichi. Altre teorie sostenevano invece che Xal fosse i resti di un Dio Antico dimenticato che fu consumato dai suoi simili, se non addirittura un Dio Antico lei stessa (il quinto, in questo caso).
Xal’atath, per come la conosciamo oggi, è invece l’entità intrappolata nella lama. Per liberarsi, alla fine fece un patto con N’zoth, che la separò dal pugnale e in cambio tenne la lama per sé. Come ricordiamo, quella lama cadde nelle mani di Wrathion, che usò il pugnale per uccidere N’zoth nel finale di Battle for Azeroth.
Da allora Xal è sparita dentro un portale del Vuoto, riapparendo solo di recente, nel finale del dungeon Alba degli Infiniti, intenta ad aspettare Iridikron. Prima di partire anche lui, l’Incarnazione della Terra ha parlato dell’ “Araldo“, che strapperà il “nostro mondo” dalle grinfie dei Titani e ora, con gli annunci fatti alla Blizzcon, abbiamo finalmente avuto conferma che questa figura si identifica proprio in Xal’atath. Leggiamo ora come il personaggio viene ufficialmente presentato da Blizzard in vista di The War Within:
“Liberata molto tempo fa dalla lama nera che un tempo la teneva imprgionata, ora è l’Araldo di una nuova era, delle oscure macchinazioni del Vuoto. Il suo messaggio è chiaro. L’Impero Nero è caduto. Gli Dei Antichi sono morti e il loro antico sangue scorre nelle profondità delle crepe del mondo. Noi, gli eroi di Azeroth, li abbiamo distrutti e l’Araldo ha sempre osservato. Mentre l’Impero Nero ha fallito, Xal’atath cerca di mettere in moto l’ascesa di una nuova eredità oscura, che conosce i nostri punti di forza e cercherà di metterli alla prova contro un potere terribile, i Nerubiani di Azj-Kahet.
Xal’atath ha arruolato la regina nerubiana, Ansurek, e ha offerto al suo popolo un nuovo futuro in cui sarebbe risorto dall’isolamento e sarebbe diventato di nuovo un potente regno. Qui non troveremo i soldati nerubiani del Re dei Lich, ma una potente roccaforte di nerubiani come lo erano una volta: mortali sopravvissuti alle mitiche guerre che si sono ripetute più e più volte nel corso di migliaia di anni.
In cambio della loro lealtà, Xal’atath ha concesso ai nerubiani i mezzi per un’evoluzione oscura che li trasformerà in un nuovo tipo di soldati feroci e terrificanti.”
Nel filmato introduttivo alle feature di The War Within abbiamo alla fine visto Xal’atath con in mano l’artefatto che Iridikron ha recuperato dal dungeon Alba degli Infiniti. Descritto da Cromie “come l’Anima dei Draghi, ma ancora più antica“, Iridikron ha “infuso” l’essenza di Galakrond in questo artefatto e dichiarato che Xal lo avrebbe usato per reclamare l’anima del nostro mondo dai Titani. Visivamente parliamo di un qualcosa assomigliante al Cuore di Azeroth, un oggetto che è stato anche a sua volta paragonato all’Anima dei Draghi, solo che al posto dell’Azerite al centro, qui abbiamo il Vuoto.
Xal’atath ha dimostrato di essere ambiziosa e astuta (e basta leggere la sua incredibile storia per accorgersene), ma come abbiamo detto all’inizio, avrà una rivale, una persona che comprende il Vuoto e sa anche come gestirlo: Alleria Windrunner.
Sorella maggiore di Sylvanas, Alleria venne cresciuta per succedere alla madre come Generale dei Ranger di Silvermoon, ma abdicò da questo ruolo. A differenza di molti Alti Elfi, soddisfatti nella loro condizione di isolamento dal mondo esterno, la maggiore delle Windrunner voleva vedere il mondo oltre Quel’Thalas, trascorrere del tempo con altre razze e scoprire altre culture.
Come ben sappiamo, Alleria divenne un importante leader negli eserciti dell’Alleanza di Lordaeron, lavorando a stretto contatto con il paladino umano Turalyon e il mago Khadgar per combattere gli Orchi invasori. Alleria e Turalyon si innamorarono e col tempo ebbero un figlio, Arator, ma non ebbero il piacere e la fortuna di vederlo crescere. Il combattimento con gli Orchi finì infatti per portarli attraverso il Portale Oscuro e, dopo che quest’ultimo fu distrutto, entrarono nella Distorsione Fatua. Ritenuti morti per più di vent’anni, due statue furono erette a Stormwind per onorare il sacrificio di Alleria e Turalyon, insieme a quello di molti altri.
Tuttavia, al contrario di quel che si pensava su Azeroth, i due erano sopravvissuti e si unirono all’Esercito della Luce, una fazione dedita alla lotta contro la minaccia della Legione Infuocata in tutto l’universo. Il tempo scorreva in modo diverso in questo luogo così Alleria e Turalyon trascorsero e combatterono con l’Esercito della Luce per mille anni, fino a fare ritorno a casa solo durante gli eventi di Legion.
Durante il loro periodo con l’Esercito della Luce, Turalyon fu infuso dalla Luce, ma Alleria trovò un’altra fonte di potere quando venne “contaminata” dal Vuoto, il quale le diede accesso a delle visioni. Il leader Naaru dell’Esercito della Luce non approvava che Alleria si dilettasse con il Vuoto e alla fine la imprigionò.
Il tutto venne poi amplificato dall’assorbimento del naaru oscuro L’ura, complicando anche la relazione con Turalyon. Essendo i due uno campione della Luce e l’altra del Vuoto infatti, per un po’ marito e moglie non riuscivano nemmeno a toccarsi senza soffrire un grande dolore. Ed oltre a questo Alleria è da allora costantemente bombardata da sussurri, che le dicono di ferire e uccidere i suoi cari, di prendere il potere e di non fidarsi di nessuno.
Alla luce di quanto detto, sebbene Alleria e gli Elfi del Vuoto facciano oggi parte dell’Alleanza, molti non si fidano ancora di loro. Come la storia ci insegna infatti, la maggior parte dei personaggi che hanno dovuto costantemente ascoltare i sussurri del Vuoto sono inevitabilmente caduti vittima di essi. L’esempio più celebre in questo senso è stato Neltharion credeva di poter usare occasionalmente i poteri del Vuoto tenendo a bada i sussurri, ma finì per diventare Deathwing.
Dopo la sconfitta di N’zoth, Turalyon pensò che la morta dell’ultimo Dio Antico avrebbe potuto riportare la pace ad Alleria, ma invece di fermarsi, i sussurri addirittura si intensificarono. Un chiaro segnale che la minaccia degli Dei Antichi e del Vuoto non è stata sconfitta come credevamo…
In Shadows Rising, il romanzo pre-Shadowlands di Madeleine Roux, Alleria e Turalyon sembravano aver risolto le cose, ma in quelle pagine si leggeva ancora un’Alleria alle prese con i sussurri del Vuoto e utilizzare tecniche quantomeno discutibili, tanto che Jaina rimane scioccata nel vedere marito e moglie lavorare insieme per torturare i testimoni…
In tempi recenti, Turalyon è stato nominato Reggente di Stormwind in assenza di Anduin. Alleria, nel frattempo, continua ad agire come leader della fazione degli Elfi del Vuoto, costantemente alle prese con le minacce dei sussurri. L’elfa ha sempre sostenuto che, a differenza degli altri, potesse controllare i suoi poteri e respingere i tentativi del Vuoto di sopraffarla. Ora, con il ruolo da protagonista in The War Within, avrà finalmente la possibilità di dimostrarlo.
Sebbene abbia scelto di non diventare Generale dei Ranger, ad Alleria non è mai mancata l’abilità e la key art a lei dedicata per la nuova espansione -che vediamo qui sotto- riflette questa eredità, permettendoci di vedere come il Vuoto accentui le sue abilità di cacciatrice piuttosto che sostituirle.
Concludendo, con tutto quello che abbiamo detto finora, è facile capire perché Alleria diventerà la principale rivale di Xal’atath in quello che sarà l’inizio della Worldsoul Saga. Semplicemente perché è determinata a non arrendersi al Vuoto che già da anni conosce e quindi, meglio di chiunque altro, sa come combattere.
N.B. Quest’articolo è una traduzione e rielaborazione di Xal’atath Confirmed the Harbinger, Will Have a Unique Rivalry with Alleria Windrunner