Il Warchief fece così consegnare un messaggio a Lord Karramyn Langston, secondo in comando di Blackmoore, che lo avrebbe a sua volta dovuto consegnare ai propri superiori: l’Orda richiedeva la liberazione di tutti gli orchi e la concessione di terre dove potessero stabilirsi. Se l’Alleanza avesse accettato, l’Orda non le avrebbe più causato alcun problema, dichiarandosi disposta anche a cooperazioni e scambi commerciali. Se invece avessero deciso di combatterli, si sarebbe trovati davanti un nemico agguerrito come non mai. L’Alleanza comunque, decise di rigettare le richieste di Thrall.
Tempo dopo, durante la liberazione dei campi di contenimento, il giovane capo venne a conoscenza che un orco di nome Eitrigg si trovava nella città di Stratholme, in attesa di essere giustiziato. Per liberarlo, Thrall guidò un attacco alla città, ma scoprì che Eitrigg era stato salvato ed era fuggito con un umano, il paladino Tirion Fordring, il quale lo aveva portato in una foresta vicina dove lo aveva guarito. Thrall e l’Orda trovarono poi i due e ad Eitrigg fu offerto di tornare nell’Orda, offerta che accettò, mentre Tirion, per le sue azioni verso l’orco, si guadagnò l’assoluto rispetto di Thrall, e per questo fu lasciato andare. Il Warchief quindi, adesso riunitosi con Grom Hellscream ed il suo clan Warsong, si concentrò nel riunire le forze disperse dell’Orda, quando un giorno, mentre era a capo di una piccola guarnigione nella regione di Arathi, uno strano evento si verificò nella sua vita. Una notte, fece uno strano sogno. Thrall vide un enorme esercito, fuoco piovere dal cielo, ed una voce che gli diceva che tutte queste cose erano in arrivo. Risvegliatosi, Thrall realizzò che quello che aveva visto non fosse frutto di un sogno, ma bensì una visione, donatagli da un misterioso Profeta, che gli disse inoltre che la sola speranza per la salvezza degli Orchi fosse quella di lasciare il Regno di Lordaeron, per recarsi a Kalimdor, dove lui ed il suo popolo, avrebbero incontrato il proprio destino. Thrall, avvertendo il potere dentro quel misterioso Profeta, si convinse a radunare l’Orda per lasciare Lordaeron. Radunò così quante più forze possibili, liberando anche Grom che intanto era stato catturato dagli umani e, rubando le navi dell’Alleanza, salpò verso l’antico continente di Kalimdor.
Arrivati a circa metà strada del loro viaggio, vicino al Maelstrom, le navi dell’Orda furono vittima di una tempesta , cosa che costrinse Thrall a fermarsi in una piccola isola poco distante. Qui, gli Orchi entrarono in contatto con Sen’jin, capo della tribù troll dei Darkspear. Sen’jin informò Thrall che la sua tribù era sotto attacco notte e giorno da parte degli umani, che avevano un accampamento proprio nell’isola. Così, per la sicurezza dei troll e dell’Orda stessa, Thrall decise di attaccare l’accampamento umano. Aiutato anche dai Darkspear, l’orco uccise il leader degli umani, un arcimago, ma durante la battaglia, tutte le parti in causa subirono un massiccio attacco da parte dei Murloc, che riuscirono perfino a catturare Thrall, e ad imprigionarlo in una caverna. Dal suo compagno di cella, uno dei troll, Thrall apprese che le intenzioni dei murloc, erano quelle di sacrificarli ad una Strega del Mare Naga. Tuttavia, grazie ai suoi poteri da sciamano, Thrall riuscì ad evadere, e a liberare i suoi fratelli orchi e i troll, solo Sen’jin non fu trovato. Egli infatti era stato preso per essere il primo sacrificato. Nel disperato tentativo di salvare il capotribù, Thrall si lanciò verso l’altare dei murloc, ma fu solo in grado di assistere all’orrendo sacrificio compiuto dallo stregone della tribù. Prima di morire, Sen’jin rivelò di aver avuto una visione, la quale profetizzava come Thrall avrebbe guidato i Darkspear alla gloria. Il Warchief offrì così ai troll sopravvissuti la possibilità di unirsi all’Orda, offerta che accettarono. Usciti dalla caverna e tornati all’accampamento, Thrall ed i suoi compagni notarono che le navi, danneggiate dalla tempesta, non erano ancora pronte per riprendere il viaggio, e nello stesso momento furono attaccati dalla Strega Naga, che scatenò i suoi murloc contro l’Orda, in cerca di vendetta per la distruzione del suo altare. L’Orda, grazie anche al contributo dei nuovi arrivati troll, riuscì a resistere all’attacco fino alla riparazione delle navi, riuscendo così finalmente a riprendere il viaggio verso Kalimdor.
La flotta comunque, arrivò all’antico continente dispersa, e Thrall dovette percorrere tutta la costa per radunare la propria gente, non riuscendo comunque, a trovare traccia di Grom Hellscream.
Subito dopo, l’Orda subì l’attacco dei centauri, che vivevano allo stato selvaggio in quelle terre. Dopo averli sconfitti, Thrall fu avvicinato da uno dei Tauren, una razza di simil-minotauri. Costui era Cairne Bloodhoof, capo dell’omonima. Cairne restò impressionato dal vigore degli Orchi in battaglia ed offrì così il suo aiuto a Thrall ed all’Orda nella ricerca del proprio destino. Una volta sconfitto un gruppo di centauri che attaccò il villaggio di Cairne, quest’ultimo rivelò a Thrall che lui ed il suo popolo erano in viaggio verso la regione di Mulgore, dove si sarebbero sistemati. Inoltre, il capotribù Bloodhoof fece una proposta al Warchief: se gli Orchi avessero aiutato i tauren nello scortare una delle loro carovane fino a Mulgore, Cairne avrebbe rivelato a Thrall il luogo dove trovare un misterioso Oracolo che avrebbe potuto aiutare gli Orchi nella ricerca del proprio destino. Thrall accettò l’offerta e, scortato in salvo la carovana, apprese che l’Oracolo si trovava a Nord, all’interno della Montagna di Stonetalon Peak. Grato a Cairne per l’aiuto e per aver trovato un amico in quella terra sconosciuta, Thrall e il capotribù tauren si avviarono insieme verso Stonetalon Peak. Qui tuttavia, una sorpresa aspettava Thrall: egli infatti trovò Grom Hellscream e l’intero Clan Warsong impegnato in battaglia contro degli umani, che facevano parte di una spedizione sotto il comando della maga Jaina Proudmoore. Ben presto, a Thrall fu chiaro come le truppe dell’Alleanza presidiassero quasi tutto il territorio di Stonetalon Peak ed elaborò quindi un piano: decise di usare gli zeppelin dei Goblin per volare fino in cima alla Montagna, aggirando così le difese degli umani.
Tuttavia, mentre Thrall cercava di arrivare inosservato dai Goblin, Grom e il clan Warsong non furono capaci di placare la propria furia battagliera e attaccarono così gli accampamenti nemici che, per tutta risposta, risposero all’attacco attaccando a loro volta sia l’accampamento di Grom che quello di Thrall. Il Warchief si vide così costretto a combattere, riuscendo a sbarazzarsi degli umani, ma alla fine, ebbe un duro confronto con Grom che disse a Thrall come un “vero guerriero” avrebbe combattuto gli umani senza esitare piuttosto che cercare di agire furtivamente. Così, preoccupato per l’agitazione di Hellscream, Thrall ordinò all’amico ed al suo clan di stare nelle retrovie, precisamente nella vicina Foresta di Ashenvale, dove sarebbe stato compito del Warsong la raccolta della legna per il nuovo accampamento, mentre lo stesso Thrall insieme a Cairne, si sarebbero addentrati nella montagna alla ricerca dell’Oracolo. Grom, seppur riluttante, eseguì gli ordini di Thrall. Il Warchief iniziò così la risalita della Montagna, ma scoprì ben presto come fosse impossibile raggiungerne la cima, se non volando. Cairne suggerì così di usare le Viverne, delle bestie alate che erano tenute prigioniere da delle Arpie che infestavano la zona. Una volta liberate quest’ultime, Thrall riuscì finalmente ad arrivare all’ingresso verso il cuore della Montagna. Una volta entrati all’interno, Thrall e Cairne decisero di separarsi, per poter così ispezionare meglio la Montagna. Dopo un po’ di tempo di ricerca, riuscirono finalmente a trovare la stanza dell’Oracolo, ma restarono molto sorpresi nello scoprire di non essere gli unici in quel luogo; all’interno della stanza si trovava infatti anche Jaina. Mentre i tre stavano per darsi battaglia, fece la sua comparsa l’Oracolo che fermò le ostilità. Con grande sorpresa di Thrall, il misterioso individuo si rivelò essere lo stesso Profeta che gli era comparso nella visione, e che lo aveva spinto a raggiungere Kalimdor, e che la stessa Jaina aveva già incontrato nel Regno di Lordaeron. Tuttavia, prima che Thrall o Jaina potessero chiedere qualcosa, il Profeta avvertì il Warchief che il suo amico Grom era nuovamente caduto vittima della corruzione demoniaca, ed esortò umani ed orchi a collaborare o sarebbero andati incontro alla propria distruzione. Non vedendo alcuna alternativa per salvare l’amico Hellscream, Thrall accettò di unire le sue forze con quelle di Jaina.
Il gruppo tornò così alle Barrens, sede degli accampamenti principali dell’Orda e dell’Alleanza, dove trovarono Grom al comando del corrotto Clan Warsong. Inoltre, a peggiorare la situazione, il cielo si fece improvvisamente fiammeggiante, segno che l’invasione di Kalimdor da parte della Legione fosse iniziata. Ebbe così luogo un’epica battaglia tra le forze di Thrall, Cairne e Jaina contro quelle degli Orchi del Caos di Grom Hellscream, il tutto mentre possenti Infernali piovevano dal cielo notturno. Infine, dopo avere sconfitto le armate di Orchi del Caos, Infernali e molti altri demoni, Thrall arrivò al cospetto di Grom. Qui, Hellscream rivelò al Warchief come il suo clan non fosse stato forzato dai demoni, ma come bensì avessero scelto essi stessi deliberatamente di bere il sangue del demone Mannoroth. Adirato, Thrall si lanciò contro Grom ed infine, dopo un’aspra battaglia, riuscì ad intrappolare l’anima dell’amico all’interno di una Gemma dell’Anima, datagli in precedenza da Jaina e a portare tale gemma all’accampamento della maga, dove, grazie ad un rituale magico, Grom fu liberato dall’influsso demoniaco. Rendendosi conto di quel che aveva fatto, Hellscream si scusò immediatamente con Thrall, ed insieme, i due amici decisero di confrontarsi direttamente con Mannoroth, che si trovava in un canyon poco distante. Una volta trovato l’enorme demone, Thrall fu il primo a lanciarsi all’attacco, ma fu subito sbalzato via da Mannoroth che lo avrebbe ucciso se Grom, radunando tutte le proprie forze, non fosse riuscito a colpire in pieno petto con la sua leggendaria ascia, Gorehowl, lo stesso Mannoroth, spaccando l’armatura del demone e conficcando l’arma nel suo cuore. Mannoroth morì, ma le energie esplosive seguite alla sua morte, travolsero in pieno Grom, che rimase mortalmente ferito. Ripresosi, Thrall si avvicinò all’amico, ormai in fini di vita…
“Thrall! La maledizione del sangue è svanita… Il fuoco infernale mi bruciava nelle vene… Io… mi sono liberato…da solo.” Disse Grom con gli ultimi aliti del suo respiro.
“No, vecchio mio… Hai liberato tutti noi…” rispose Thrall, prima di liberare un urlo di dolore.
La maledizione del sangue svanì così per sempre dagli Orchi, e Grom fu per sempre ricordato come “Redentore degli Orchi”…
IN ALTO: Il Warchief Thrall. Illustrazione di Bayard Wu.