Nei millenni che seguirono la fondazione dell’impero, la razza dei Troll continuò a mantenere il controllo su gran parte del continente dell’Antico Kalimdor. La situazione cambiò, tuttavia, quando un giorno una nuova razza, i “figli delle stelle” o “Kaldorei” nella loro lingua, emerse vicino alle acque del mistico Pozzo dell’Eternità. Sebbene originariamente si siano evoluti dai Troll (fortemente influenzati dalla loro vicinanza al pozzo), i Kaldorei, conosciuti in seguito come Elfi della Notte, somigliavano ben poco all’altra razza antica. Fisicamente erano molto più slanciati ed eleganti, e anche culturalmente avevano adottato i propri usi e le proprie tradizioni. A queste ovviamente si aggiunsero anche nuove credenze religiose e stabilirono rapidamente la propria civiltà nel centro di Kalimdor. Gli Elfi della Notte, molto intelligenti e capaci di sfruttare le forze magiche innate del mondo, iniziarono a forgiare il proprio impero completamente indipendente dai loro antenati Troll.
Sembrò così incredibile che nonostante le dimensioni e la gloria del potente Impero Zul, nonostante le sue vaste città-tempio e la sua ricca cultura, esso fu completamente eclissato dalla rapida espansione e dallo sviluppo del nuovo Impero Kaldorei. In quella che fu quindi una successiva epoca dell’oro, gli Elfi della Notte si espansero in tutto il continente, spingendo le altre razze, compresi i Troll, sempre più lontano. In questo momento storico, l’Impero Zul era diventato ormai l’ombra di se stesso, privo dell’unità e dell’energia che possedeva quando aveva combattuto contro gli Aqir. Alla fine, sotto il leggendario regno kaldorei della Regina Azshara, il conflitto diretto tra i due imperi fu inevitabile. Ma nonostante l’Impero Zul non fosse più quello di un tempo, di tutte le minacce che i Kaldorei incontrarono durante l’espansione del proprio impero, solo i Troll avevano attirato tutta la loro attenzione.
Presto scoppiarono sporadiche battaglie tra le due parti nel sud e sebbene ciò che restava dell’Impero Zul combattesse ferocemente per difendere le proprie terre, questo semplicemente non fu in grado di resistere al potere della magia degli Elfi della Notte. I loro eserciti cedettero sotto l’assalto e si ritrovarono incapaci di prevalere sui nemici elfi. Azshara, tuttavia, non aveva alcun interesse a controllare le terre dei Troll e così fu raggiunto un accordo tra i Kaldorei e gli Zandalari, da sempre leader della loro razza. In cambio di uno stop totale di tutte le incursioni dei Troll e dell’espansione vicino al territorio degli Elfi della Notte, essi, per grazia di Azshara, avrebbero potuto rimanere in possesso delle loro sacre catene montuose a sud. Come evidente, sebbene i termini fossero estremamente iniqui e umilianti per i Troll, questi ultimo non ebbero comunque altra scelta se non accettare. La vergogna di questo accordo avrebbe seminato il risentimento tra tutti i Troll per migliaia di anni a venire. Persino ai giorni nostri, il risentimento insito nei Troll nei confronti degli Elfi può essere attribuito proprio a questo specifico evento.
Tuttavia, sebbene il trattato con i Kaldorei sia stato quello che possiamo considerare l’inizio del tramonto dell’Impero Zul, il colpo fatale fu un altro… e non solo per i Troll. Quando la demoniaca Legione Infuocata invase Azeroth per la prima volta circa 10.000 anni prima dell’apertura del Portale Oscuro, ebbe luogo quella che passò alla storia come la leggendaria Guerra degli Antichi. Anche se i Troll non presero parte alla guerra, essi subirono inevitabilmente molti dei suoi terribili effetti. Il più importante di questi fu, come intuibile, la Grande Separazione. Alla conclusione della guerra, il Pozzo dell’Eternità implose su stesso a causa del suo scellerato utilizzo. La conseguente devastazione fece a pezzi l’antico Kalimdor e portò alla creazione di numerosi nuovi continenti più piccoli. Per gli ultimi resti dell’Impero di Zul, ciò significò la fine. Quel che rimaneva delle nazioni troll, ben lontana dai fasti della guerra contro Aqir, fu completamente distrutta quando le varie tribù furono disperse nel nuovo mondo. Gli Zandalari, i leader e i più grandi sostenitori dell’unità dei Troll, si ritrovarono isolati su un’isola nel mezzo del Grande Mare appena creato, incapacitati dal continuare ad esercitare la loro leadership. Ora separate e scosse, queste nazioni non si sarebbero più riunite per diversi millenni, cercando invece il loro destino nel diventare completamente indipendenti.
L’influenza e le idee di quel che era stato, rimasero per migliaia di anni a venire ed il concetto di unità dei Troll tentò di emergere diverse volte nel corso della storia, con gli Zandalari che cercarono di riunire nuovamente il loro popolo sotto un unico stendardo, non riuscendoci mai.
I giorni del glorioso Impero Zul, erano ormai tramontati.
IN ALTO: Una troll in battaglia. Illustrazione di Radioartcraft.