Tre anni dopo l’apertura del Portale Oscuro, le incursioni degli Orchi nelle campagne avevano raso al suolo fattorie, città, villaggi, fucine e centri di commercio, causando la rovina dell’economia di Stormwind. Ma non fu nemmeno questo l’aspetto peggiore. Con le scorrerie degli invasori, molte fonti di approvvigionamento di cibo erano state distrutte o peggio ancora cadute sotto il controllo dell’Orda, fatto che avrebbe portato all’esaurimento delle scorte della capitale nel giro di pochi mesi. Conscio di ciò, il Warchief Blackhand decise di portare l’Orda a nord per conquistare le Montagne Crestarossa e da lì lanciare un attacco diretto a Stormwind. Gli Orchi marciarono ai piedi delle Montagne incontrando poca resistenza e ciò fece credere a Blackhand che gli Umani non avrebbero attaccato prima che l’Orda raggiungesse Stormwind. Ma era esattamente questo che il comandante Anduin Lothar voleva che i suoi nemici pensassero.
Lothar era un grande stratega ed un vero e proprio uomo d’arme. All’epoca aveva già superato i cinquant’anni ed era veterano di ben due guerre, quella contro gli Gnoll e la seconda contro i Troll Gurubashi.
Così, quando un gruppo di razziatori di orchi guidato da Blackhand in persona si incuneò tra le Montagne sperando di rivendicare il villaggio di Borgolago, Lothar ed i suoi cavalieri scesero all’improvviso dai vicini pendii e circondarono gli Orchi in quella che fu un’imboscata perfetta. I predoni dell’Orda combatterono con tutto il fervore che li contraddistingueva ma quasi tutti furono uccisi. Lo stesso Lothar riuscì quasi ad uccidere Blackhand, ma i due stregoni del Concilio delle Ombre che lo avevano accompagnato riuscirono a salvargli la vita, contrattaccando poi con la loro magia demoniaca e costringendo Lothar a ritirarsi.
Tuttavia, Blackhand prese malissimo quell’episodio. Si sentì umiliato dal suo incontro con Lothar che lo aveva portato così vicino alla morte ed incolpò gli stregoni di non averlo avvertito sull’imboscata. Quest’ultimi, vennero personalmente giustiziati dal Warchief, nonostante gli avessero salvato la vita. Quest’atto fece terribilmente adirare Gul’dan, il leader del Concilio nonché grande burattinaio dell’Orda, poiché gli stregoni erano davvero molto pochi in quei giorni.
Comunque, alcune settimane dopo, una forza più grande riuscì a conquistare sia Borgolago che l’intera regione delle Montagne Crestarossa.
A questo punto, il Regno di Stormwind si trovò pericolosamente circondato. Non passò quindi molto tempo prima che l’Orda marciasse sulla capitale.
Migliaia di orchi marciarono attraverso la Foresta di Elwynn e circondarono Stormwind, tagliando ogni via d’accesso tranne quella marina, che si trovava all’interno delle mura. Blackhand ordinò a Kilrogg Deadeye ed a Cho’gall di guidare i loro clan dei Guerci Insanguinati e del Martello del Crepuscolo nell’assalto a Stormwind. Per indebolire le difese della città, le macchine d’assedio bombardarono le mura della capitale nella notte, ed all’alba Kilrogg e Cho’gall lanciarono il loro attacco.
Mentre gli Orchi assediavano i bastioni, gli stregoni inghiottirono i soldati di Stormwind nel fuoco demoniaco della loro magia, provocando perdite impressionanti tra i difensori.
Sembrava proprio che Stormwind sarebbe caduta quel giorno, ma improvvisamente grida di battaglia si levarono dalla retroguardia dell’Orda.
Lothar e la maggior parte dei Cavalieri di Stormwind erano riusciti ad eludere l’assedio spostandosi via mare e portando così le truppe nella posizione ideale per attaccare da dietro l’Orda. Il Comandante del Re guidò quindi una carica attraverso la Foresta di Elwynn, cogliendo di sorpresa gli Orchi nella retroguardia nemica mentre i Cavalieri tagliavano le loro linee.
Mentre i Guerci Insanguinati ed il Martello del Crepuscolo cercavano di respingere i Cavalieri, i grandi cancelli di Stormwind si aprirono ed i soldati di fanteria si riversarono fuori dalla città per fronteggiare gli Orchi in un contrattacco. Attaccata su entrambi i fronti e vittima di molte perdite, l’Orda non ebbe altra scelta che fuggire. Si trattò della prima vera e sonora sconfitta di quest’ultima, un evento per molti impensabile.
Blackhand era letteralmente furibondo e l’unica cosa che lo trattenne dall’uccidere Kilrogg e Cho’gall fu il timore che i loro clan potessero ribellarsi.
L’Orda si ritirò nelle Montagne Crestarossa per ideare un nuovo piano. Allo stesso tempo, Lothar e Re Llane ricevettero informazioni sui piani di battaglia dell’Orda da Khadgar, l’apprendista di Medivh, il quale li aveva appresi a sua volta da Garona, una mezz’orchessa che si era ribellata alla guida di Gul’dan dell’Orda e che aveva deciso di aiutare i difensori di Azeroth.
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