I Draghi Neri furono anticamente, come il loro Aspetto Neltharion, i difensori di Azeroth, che vivevano nelle profondità cavernose della terra. Essi modellarono le terre, innalzarono montagne e crearono valli. Lo Stormo Nero rappresentava la forza della terra stessa. Persino lo stemma di questo Stormo era un qualcosa di possente, un vulcano, in quanto quest’ultimo rappresenta il grande potere della terra e degli elementi. Per innumerevoli millenni i Draghi Neri di Neltharion e gli altri Stormi vissero in pace e armonia e lavorarono insieme per proteggere Azeroth da ogni forma di violenza e distruzione. Un giorno però, tutto questo svanì, quando la follia causata dagli Old Gods, in particolare da N’Zoth, si impadronì della mente di Neltharion. Colui che era il più grande drago di Azeroth costruì un’arma, un semplice disco da usare contro i demoni della Legione Infuocata durante la Guerra degli Antichi. Celando agli altri Aspetti la sua follia, Neltharion convinse quest’ultimi a trasferire una parte dei loro poteri all’interno del disco, l’Anima dei Draghi, nel quale aveva già “inserito” il potere di un demone. Arrivati al momento decisivo, il grande drago nero rivelò la sua follia ed usò l’Anima non solo contro la Legione, ma anche contro i difensori di Azeroth, compresi gli altri quattro Aspetti. Lo Stormo Blu venne quasi sterminato del tutto, e lo stesso Malygos che affrontò in un epico duello colui che era stato fino a quel momento il suo migliore amico, sopravvisse per miracolo. Quel giorno, Neltharion l’Aspetto della Terra divenne Deathwing il Distruttore, l’Aspetto della Morte. La distruzione divenne l’unico obiettivo dello Stormo Nero da quel momento, ed il fuoco il loro strumento. L’Anima tuttavia, era talmente potente che danneggiò gravemente perfino il corpo stesso di Deathwing, il quale da quel momento fu costretto a nascondersi addirittura per 10000 anni.
Una volta tenuti in grande considerazione da tutti gli altri come saggi e risoluti, i Draghi Neri dei tempi moderni sono creature infide e malvagie, disprezzate da tutti gli esseri viventi e si dilettano nel dolore e nella miseria degli altri. Come il loro Signore, cercano il dominio su Azeroth e considerano tutti gli altri Stormi come arcinemici. Ma non solo, i draghi di questo Stormo non si fidano nemmeno dei loro stessi fratelli e quasi tutti possono essere descritti come affamati di potere.
I draghi neri spesso assumono in modo particolare la forma di essere umano e nel corso della storia hanno avuto spesso un ruolo di primo piano negli intrighi dei regni mortali nella speranza di provocarne la caduta. Celebri in questo senso sono i figli di Deathwing, Nefarian ed Onyxia che tentarono di controllare il Regno di Stormwind, ma anche lo stesso Aspetto della Morte ha più volte assunto la forma di Lord Daval Prestor per cercare di manipolare non solo l’Alleanza ma anche l’Orda.
Oggi comunque, sia Deathwing che i suoi due celebri figli sono morti (la sconfitta dell’Aspetto della Morte avvenne a seguito di una battaglia epica nella quale fu necessario l’unione dei poteri degli quattro Aspetti, oltre all’uso della stessa Anima dei Draghi contro il suo creatore) ed esistono ben pochi Draghi Neri su Azeroth. I pochi sopravvissuti sono oggi guidati dal giovane Wrathion, il Principe Nero, un esempio rarissimo di drago nero non corrotto, così come Ebyssian, un altro dello Stormo rimasto a lungo nascosto per sfuggire ai sussurri degli Old Gods. Infine, esiste un terzo drago nero ancora in vita, Sabellian, il Signore dei Draghi Neri delle Terre Esterne.
Illustrazione in evidenza di Bayard Wu