A seguito degli eventi della Battaglia del Cancello dell’Ira, i Forsaken si ritrovarono nella “tana del leone” con l’Orda e la sua nuova leadership. Con quest’ultima ora comandata dal nuovo Warchief Garrosh Hellscream, essi si ritrovarono con un capo fazione che poco si fidava di loro e, soprattutto, di Sylvanas. Per provare la lealtà degli uomini della Regina Banshee, Garrosh ordinò quindi ai Forsaken l’invasione del Regno di Gilneas, come parte della nuova politica espansionistica dell’Orda. Superare le difese del regno di Genn Greymane però, non sarebbe stato facile, e così Sylvanas (e l’Orda) strinsero una momentanea alleanza con i selvaggi Worgen del “Culto del Lupo”. Le motivazioni di quest’ultimo, guidato dall’ Alpha, il primo worgen della storia, erano quelle di radunare altri Worgen, marciare su Darnassus e vendicarsi di Malfurion Stormrage, colui che lo aveva esiliato nel Sogno di Smeraldo migliaia di anni prima. Il Culto del Lupo e l’Orda lavorarono così insieme, con i Worgen che avrebbe indebolito dall’interno le difese di Gilneas per i Forsaken.
Quest’ultimi iniziarono un assalto frontale al colossale Muro Mantogrigio che aveva isolato il Regno di Gilneas dal resto del mondo negli ultimi 20 anni, ma le truppe gilneane respinsero abbastanza facilmente questi attacchi. Tuttavia, le continue incursioni dei Forsaken iniziarono a far deteriorare il Muro.
Nel frattempo, il Regno di Gilneas venne devastato dalla Maledizione dei Worgen, che trasformò qualsiasi essere umano in un feroce licantropo assetato di sangue. La maledizione era stata diffusa proprio dall’Alpha e dal suo Culto del Lupo, nel tentativo di ammorbidire le difese gilneane e facilitare così il compito dei Forsaken. La maledizione si diffuse rapidamente attraverso tutto il Regno di Gilneas e il numero di adepti del Culto continuò a crescere.
Successivamente, l’Alpha guidò personalmente i suoi worgen in un attacco aperto contro la capitale di Gilneas, trasformando molti dei suoi cittadini in feroci licantropi e invadendo la città. Mentre i Gilneani cercavano di combattere i Worgen, essi si resero conto che il numero di quest’ultimi era troppo grande ed era necessaria un’evacuazione della capitale. Fu a questo punto che Re Genn Greymane ordinò il rilascio del prigioniero politico Lord Darius Crowley, un dissidente che aveva guidato la Ribellione del Nord durante la guerra civile anni prima. Dopo il rilascio, Crowley si convinse immediatamente che lui e Greymane avevano bisogno di unire i loro sforzi per il bene della loro gente. Il nobile lord, comprendendo che l’unica chance di salvezza per i Gilneani sopravvissuti fosse raggiungere la città costiera di Borgotetro, affermò che l’attenzione dei Worgen sarebbe dovuta restare concentrata nella capitale e così decise di rimanere indietro con un gruppo di suoi seguaci nella Cattedrale della Luce per fare da esca mentre il popolo veniva evacuato. Tuttavia, dopo un’eroica resistenza, il gruppo di Crowley venne infine circondato ed attaccato dai Worgen con lo stesso Darius che divenne un licantropo. Tuttavia, il suo sacrificio permise ai rifugiati gilneani di raggiungere Borgotetro.
Intanto, Krennan Aranas – l’alchimista reale di Re Genn – creò una pozione speciale che, se bevuta da un Worgen, aiutava quest’ultimo a riportare l’equilibrio tra il lato umano e quello bestiale; in altre parole, la pozione di Aranas restituì la coscienza umana ai Worgen. Così, ad interi gruppi di prigionieri venne somministrata la pozione ed essi si unirono ai Gilneani poco prima che iniziasse l’invasione dei Forsaken, ormai pronti a sferrare il loro massiccio attacco a Gilneas.
Illustrazione in evidenza ufficiale Blizzard