Mentre su Azeroth imperversava la Terza Guerra, in una delle Congreghe delle Terretetre, a Bastione, un volto noto alla storia arrivava in quel luogo sacro. Si trattava del leggendario Uther the Lightbringer, la cui anima, a seguito della morte mano di Arthas, si era spazzata in due, con una parte che era stata “trattenuta” da Frostmourne, mentre l’altra aveva raggiunto le Terretetre.
La Congrega di Bastione era la casa dei Kyrian, delle creature angeliche guidate dalla figura dell’Arconte, a sua volta coadiuvata da alcuni Eletti. Proprio una di questi, Devos, l’Eletta della Lealtà, prese Uther sotto la sua supervisione e cercò di guidare personalmente l’anima del paladino verso l’ascensione (un percorso alla fine del quale le anime arrivate a Bastione diventavano a loro volta dei kyrian.) Tuttavia, l’Eletta rimase scioccata nello scoprire che la ferita mortale che aveva provocato la morte di Uther recava i segni del potere del Carceriere, un qualcosa cosa che avrebbe dovuto essere impossibile.
Devos si recò così immediatamente dall’Arconte e da tutti gli altri Eletti, riferendo la terribile scoperta che aveva fatto e che essa implicava che su Azeroth ci fosse qualcuno che ancora in quei momenti stava brandendo il potere di Zovaal. Ma incredibilmente, le sue preoccupazioni verso ciò che aveva scoperto furono respinte dall’Arconte e dagli altri Eletti, in quanto mettevano in dubbio la Via, i sacri dogmi di Bastione. Sconvolta e arrabbiata per quanto era stato stabilito, Devos giunse alla conclusione che la stessa Via doveva essere imperfetta e fallace per consentire di ignorare un pericolo così grave.
Ritornata da Uther, l’Eletta della Lealtà disse al paladino di prepararsi, poiché la sua ascensione sarebbe avvenuta immediatamente. Inizialmente titubante, Uther alla fine accettò.
Subito dopo Devos chiese al paladino se volesse vendicarsi su Arthas e alla risposta affermativa di Uther, l’Eletta rispose che quando sarebbe arrivato il momento, loro due insieme sarebbero andati a reclamare l’anima dell’ex discepolo del paladino.
E il momento arrivò alla fine delle Guerre di Northrend, quando Arthas, diventato Re dei Lich, venne ucciso da Tirion Fordring e dagli eroi dell’Orda e dell’Alleanza. Proprio in quel momento Uther e Devos arrivarono a prendere l’anima di Arthas e l’ex mentore di quest’ultimo, incitato dall’Eletta, gettò (anche qui con un’iniziale titubanza) la sua anima nella Fauce, dichiarando che quella non era vendetta, ma giustizia.
Con questo atto, Devos si impegnò ad opporsi alle antiche usanze dei Kyrian e iniziò a creare gli Indegni per rovesciare il vecchio ordine di Bastione. Una guerra civile era ormai alle porte nelle Terretetre…
IN ALTO: “Non è vendetta, ma giustizia.”