Dopo una lunga attesa, siamo finalmente arrivati all’epilogo finale di Shadowlands! Con l’uscita della patch 9.2.5 infatti, si è definitivamente chiusa la storyline di quest’espansione e il mondo di Azeroth è ora pronto a lanciarsi verso Dragonflight. Tuttavia, sebbene il grosso dell’arco narrativo di Shadowlands sia già stato chiuso nella 9.2, quest’ultima ha dato qualche extra alla storia, fornendoci diversi epiloghi ai personaggi più importanti di quest’espansione. In quest’articolo vedremo quali sono finali, e come sempre in questi casi quindi, seguiranno SPOILER!
Il Dono della Regina
Il primo dei finali che andremo a vedere sarà quello dedicato a Tyrande Whisperwind. Ci troviamo a Selvarden, con l’Alta Sacerdotessa di Elune che ha un dialogo con la Regina d’Inverno. Nel cinematic (che trovate sotto), apprendiamo che le anime di Teldrassil che abbiamo salvato dalla Fauce hanno scelto di potenziare la Lacrima della Regina d’Inverno (un artefatto simile alla Lacrima di Elune), invece di rimanere a Selvarden. Nel cinematic vediamo quindi le loro forme spettrali di questi Kaldorei trasformarsi in fuochi fatui e convergere nella Lacrima, in una scena la morte di Archimonde in Warcraft 3. Di seguito, il dialogo tra Tyrande e la Regina d’Inverno e il cinematic.
WQ: “Tyrande Whisperwind. Sei venuta nel mio regno alla ricerca della giustizia. L’hai trovata?”
T: “Sono venuto qui in cerca di vendetta. Ma all’interno di questi boschi, e per la luce di Elune, ho trovato qualcosa che temevo di aver perso. La speranza.”
WQ: “E grazie a questa scelta, un legame tra sorelle una volta spezzato è stato ricucito. Questa Lacrima è nata dal dolore. Ora diventerà un mezzo di rinnovamento. Queste anime sono state salvate dall’oscurità delle Fauce. A loro ho offerto la tranquillità eterna sui rami di Selvarden, ma hanno invece scelto di diventare parte di un nuovo inizio per il loro popolo. Questo seme incarna il ciclo della morte e della vita e lo offro a te Tyrande Whisperwind. Possa portare felicità a pace alla tua gente.”
T: “A nome di tutti i Kaldorei, ti ringrazio. Andu-falah-dor.”
Con questo epilogo, sono è quindi ipotizzabile uno scenario in cui vedremo una nuova casa per gli Elfi della Notte e un nuovo Albero del Mondo, sebbene non sia da escludere che la Lacrima offerta dalla Regina d’Inverno venga utilizzata su Nordrassil.
L’ultima dei Menethil
Il secondo finale di questa patch 9.2.5 riguarda invece un personaggi molto controverso e dibattuto: Calia Menethil. Dopo l’addio di Sylvanas alla fine di Battle for Azeroth, il futuro dei Forsaken è stato fortemente incerto. Ma in questo epilogo, la faccenda sembra prendere una direzione ben precisa nel cinematic presente in-game, dove abbiamo un dialogo tra Calia e Lilian Voss nella celebre ed iconica sala del trono di Lordaeron.
Calia: “In questa sala abbiamo condiviso cerimonie, festeggiamenti… e tragedie. Ho amato la mia famiglia e in un fatidico giorno, li ho persi tutti. Ora, io sono tutto ciò che resta dell’una volta orgogliosa Casa Menethil. L’ultimo erede di un’eredità finita con la vergogna.”
Lilian: “Così sei scappata dal dolore. L’ho fatto anch’io. Ma è stato solo quando ho smesso di correre che ho capito… che quelle persone là fuori… sono la mia famiglia ora.”
Calia: “Ma mi accetteranno mai veramente? Portare un nome macchiato per sempre dai peccati di un fratello… Proprio come queste lastre di pietra sono macchiate dal sangue di mio padre.”
Lilian: “Siamo tutti uguali qui, Calia. Cerchiamo il nostro posto, nonostante tutto quello che abbiamo perso. Ma è una lunga strada e avremo bisogno del tuo aiuto.”
Calia: “Allora… troviamo il nostro posto, insieme.”
Lilian: “Come Forsaken.”
Ma quest’epilogo non si ferma qui. Abbiamo infatti anche un approfondimento sulla situazione di Calia e dei Forsaken e del difficile rapporto che andrà instaurato tra loro. Veniamo infatti a conoscenza delle preoccupazione dell’ultima dei Menethil ed al contempo stesso delle diffidenze dell’ex popolo di Sylvanas. Vediamo infatti Calia dire:
“Inizia con il mio nome. Sono la sorella di Arthas Menethil e un tempo ero un membro della casa reale di Lordaeron. Anche se non ho mai voluto governare, né ho cercato di farlo. Alcuni potrebbero vedermi in cerca di autorità dove non ne ho, o come rappresentante dell’Alleanza quando non lo sono. Oppure alcuni sentono il nome “Menethil” e sono giustamente inorriditi dalle azioni di mio fratello. Ma io sono me stessa e ho perso a causa del Flagello tanto quanto qualsiasi sopravvissuto di Lordaeron. Tutto ciò che desidero ora è aiutare.”
Contemporaneamente, sentiamo uno dei Forsaken, il Comandante Belmont, essere scettico riguardo a Calia:
“È davvero una di noi? Lei non è stata rianimata come noi. Non ha sofferto come noi. Il suo cuore brucia forse di rabbia, e il suo icore scorre forse con disprezzo? Ogni suo istante nella non morte è stato forse bloccato in una battaglia per sopravvivere contro coloro che desiderano che tutti noi fossimo, permanentemente, morti? Come possiamo fidarci di lei?”
Altri ancora invece, come la Ranger Oscura Velonara, si mostrano cautamente ottimisti e possibilisti:
“Alcuni potrebbero anche chiedersi se ci si debba fidare dei Ranger Oscuri. Eravamo il corpo più vicino a Sylvanas e anche noi siamo stati abbandonati. Ho dichiarato la mia fedeltà ai Forsaken. Calia dovrebbe avere l’opportunità di fare lo stesso.”
E ancora, altri Forsaken come il Grand Apothecary Faranell esprimono preoccupazione:
“Sospetto che non sarebbe stata accomodante con il mio lavoro come lo era la Regina delle Banshee. Sylvanas era molte cose e, tra queste, era la nostra grande protettrice.”
Infine, all’interno della questline dei Forsaken, ci sono ulteriori dialoghi che forniscono ancora più contesto a questa complicata situazione. Qui ve ne proponiamo in particolare due, nei quali si discute anche della “purificazione” di Undercity e della natura della non-morte.
Lilian: “Va bene. Cosa faremo per la Piaga a Undercity?”
Belmont: “Intendevi dire cosa faremo con lei?” (con Calia, NdR)
Velonara: “Dovremmo concentrarci sulla Piaga. Faranell, abbiamo altri tuoi divorapiaga?”
Faranell: “Questo è l’ultimo, ed è una cosa da poco. Posso crearne di più, ma per essere efficaci devono essere creati per sopravvivere alla Piaga!”
Calia: “Se posso… I nostri alleati nelle Shadowlands potrebbero essere in grado di fornire informazioni. In particolare, i Necrosignori di Maldraxxus.”
Questo il primo dialogo. Vediamo ora il secondo sulla natura della non-morte, davvero molto interessante.
Calia: “Prima di congedarmi, Margravio, posso parlarti della natura della non morte?”
Sin’dane: “Non troverai nessuno con una conoscenza maggiore in materia di me, mortale. Dimmi.”
Calia: “I Forsaken sono stati rianimati attraverso la negromanzia e questa origine condivisa ha fornito loro un senso di unità. Io, invece, sono stato rianimata dalla Luce. Quella differenza mi ha portato a chiedermi se riuscirò mai a trovare davvero un posto tra loro.”
Sin’dane: “La negromanzia è l’arte di animare la carne non vivente. Qui a Maldraxxus, usiamo la magia della Morte per portare a termine il nostro mestiere. Ma indipendentemente dal fatto che questi rituali siano potenziati dalla Morte o dalla Luce o da qualsiasi altra magia, la negromanzia è negromanzia. Percepisci una differenza dove non c’è, bambina.”
Calia: “Allora forse ho trovato il mio scopo… Grazie, margravio. Il tuo punto di vista è stato di grande aiuto.”
Alla fine della questline comunque, sembrerebbe che i Forsaken accettino Calia tra di loro, riferendosi a lei con il titolo di “Dama Pallida”. Inoltre, nei ranghi dei non-morti dell’Orda potremmo trovare anche Derek Proudmoore, il fratello di Jaina, con il titolo di “Campione della Dama Pallida”.
L’addio tra Sylvanas e Anduin
Infine, l’ultimo epilogo di Shadowlands vede come protagonisti i due personaggi che sono stati centrali in quest’ultima espansione: Sylvanas Windrunner e Anduin Wrynn. L’incontro avviene nella Fauce ed ha luogo dopo il processo alla Regina Banshee avvenuto alla fine della 9.2. Come sappiamo, il finale di Fine dell’Eternità ha avuto anche un colpo di scena per l’Alleanza, ed in questa 9.2.5 vediamo il culmine degli ultimi eventi (compreso ciò che viene fatto intendere alla fine dell’ultimo libro di Warcraft, “Sylvanas”), dove sembrava che Anduin scegliesse di unirsi alla missione di Sylvanas nel suo cammino di redenzione ed espiazione. Il cinematic della 9.2.5 chiarisce invece che si tratta di una visita di addio. Il dialogo, che stiamo per leggere, mette l’accento inoltre sulla difficile situazione che sta vivendo il Re di Stormwind, in una situazione che verrà probabilmente sviluppata all’inizio di Dragonflight.
Sylvanas: “Perché sei qui, Anduin? Il tuo regno e i tuoi amici stanno aspettando il tuo ritorno.”
Anduin: “I miei amici… quelli che ho quasi ucciso… loro credono che le mie mani siano pulite. Ma io non me le sento pulite.”
Sylvanas: “È pericoloso confondere ciò che sei costretto a fare con ciò che scegli di fare.”
Anduin: “Come posso non farlo quando tutto si confonde? È stato così orribile… ed esilarante. E mi disgusta pensare che quella soddisfazione… potrebbe essere stata mia.”
Sylvanas: “Ah. Ecco perché sei venuto. Temi di non essere quello che pensavi di essere.”
Anduin: “Comincio a chiedermi se l’ho mai saputo. Per la prima volta nella mia vita… Ho paura che se invoco la Luce… non risponderà. Se non ho fiducia in me stesso, come posso aspettarmi che il mio Regno si fidi di me? Che ripongano la loro fiducia in me… quando la mia ha vacillato.”
Sylvanas: “Devi sopportare quel peso?”
Anduin: “Un re non ha scelta.”
Sylvanas: “Non ha scelta? Credevo credessi nel libero arbitrio.”
Anduin: <ride> (questo è un rimando ad uno dei primi cinematic di Shadowlands, quando la stessa battuta veniva fatta da Anduin a Sylvanas, NdR). “Ho bisogno di tempo per pensare. A molte cose.”
Sylvanas: “Anduin, ho affrontato chi ero e ho accettato quello che ho fatto. Ora, il lavoro inizia.”
Anduin: “Si… Addio, Sylvanas Windrunner. A quando le nostre strade si incroceranno di nuovo.”
Sylvanas: “Addio… Leoncino.”
E così, finisce questo ricco epilogo di Shadowlands tra addii e diverse situazione che sicuramente rivedremo in Dragonflight. Cosa ne pensate voi di questa serie di finali? Qual è sarà ora il futuro degli Elfi della Notte, che idea vi siete fatti su Calia, e quale pensate che sarà il destino di Anduin? Come sempre, noi vi terremo aggiornati riguardo ad ulteriori news ed eventi di lore riguardanti il mondo di Azeroth qualora dovesse uscire qualcos’altro di interessante.. sempre ovviamente in attesa di Dragonflight!
N.B. Questo articolo è una traduzione e rielaborazione di un articolo di Wowhead.com
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