Con l’apertura del raid di Amirdrassil questa settimana, si è potuto avere finalmente accesso alla parte finale della campagna di Guardiani del Sogno la major patch conclusiva di Dragonflight. E grazie a questa parte finale abbiamo avuto una risposta ad una domanda che fin da quando siamo venuti a conoscenza di questo nuovo Albero del Mondo ci ha incuriositi: dove avremmo ritrovato Amirdrassil una volta che questo fosse stato “traslato” su Azeroth? Scopriamolo insieme ed analizziamo la scelta fatta da Blizzard!
Alla fine del raid, dopo aver salvato Amirdrassil dall’assalto di Fyrakk, l’Albero del Mondo è finalmente diventato abbastanza grande da essere ripiantato su Azeroth, rivelando così una nuova zona nelle Isole dei Draghi! Esattamente a ovest delle Pianure di Ohn’ahran, scopriamo il luogo dove troveremo Amirdrassil, una zona simile al Sogno di Smeraldo, ma con importanti differenze che suggeriscono che questo posto è pensato per essere qualcosa di più di una semplice novità legata alla fine di un’espansione.
Ovviamente, allo stato attuale, Amirdrassil è ancora in gran parte disabitato, ma sappiamo già che ciò cambierà già a partire dalla 10.2.5. Come abbiamo già potuto vedere in Guardiani del Sogno infatti, la maggior parte degli Elfi della Notte sopravvissuti al Rogo di Teldrassil si è già trasferita in questo nuovo Albero del Mondo, rendendolo di fatto la loro nuova casa, ma sollevando al contempo una domanda: le Isole dei Draghi sono il posto giusto per i Kaldorei?
Per rispondere, analizziamo alcuni aspetti della questione, iniziando da un qualcosa che non sembra superficialmente attinente: la natura del Rogo del Teldrassil. La Guerra di Spine è stato un periodo estremamente oscuro sia nella storia di Azeroth che in quella di World of Warcraft. Canonicamente parlando, gli Elfi della Notte hanno subito un genocidio, con l’Orda di Sylvanas che in quel momento storico stava tentando di spazzarli via da Kalimdor. Anche se, sempre stando all’attuale canone, l’Alleanza ha vinto la Quarta Guerra, va comunque ricordato che la “rimozione” degli Elfi della Notte da un’intera zona resta un fatto enorme. E anche se adesso hanno una nuova casa e un nuovo Albero del Mondo, i Kaldorei non possono fare a meno di sentirsi in qualche modo spaesati e questo perché non hanno perso solo Teldrassil, ma anche quella che è stata per la loro intera storia la loro terra: Kalimdor.
E oltre a quest’appunto più lore-wise, c’è anche una questione più lato gameplay da considerare. Ovvero che le Isole dei Draghi sono una zona di espansione. Come ben sappiamo, storicamente i giocatori trasccorrono del tempo in una zona solo durante quella specifica espansione in cui è stata introdotta. Persino città tra le più amate, come Suramar o Boralus, sono in gran parte abbandonate, ad oggi. A resistere sono sempre state le due capitali principali, Stormwind e Orgrimmar, seguite a loro volta dall’hub cittadino che ogni espansione ci dava (Dalaran, Oribos, Valdrakken, ecc..). Alla luce di questo quindi, con Dragonflight che volge al termine, c’è il legittimo timore che gli Elfi della Notte vengano lasciati indietro, dimenticati.
Tuttavia, c’è anche un’altra opzione che a questo punto non possiamo scartare a priori e cioè che le Isole dei Draghi siano state pensate per essere una zona diversa rispetto a quelle delle espansioni precedenti. Ed è anche possibile che ci sia una ragione pratica dietro la scelta di questa zona per Amirdrassil, piuttosto che posizionarlo a Kalimdor.
Partiamo da un qualcosa che non sembra essere molto inerente al nostro argomento. Quando Dragonflight introdusse il volo draconico, come tutti sappiamo si trattò di un esperimento. Se questa funzionalità si fosse rivelata impopolare, è probabile che non l’avremmo mai più vista. Invece a conti fatti è stato un successo clamoroso e una delle feature più apprezzate di quest’espansione. Alla luce di questo, non solo questo nuovo tipo di volo d’ora in poi sarà lo standard anche per i personaggi di basso livello, ma sarà rinominata in “volo dinamico“, sarà sbloccata in tutte le zone del vecchio mondo già a partire dalla 10.2.5 e verrà applicata a tutte le mount volanti entro l’uscita di The War Within. Ovviamente, tutto questo è e non sarà esente da problemi. Il vecchio mondo non è stato costruito pensando al volo draconico e infatti, la sua velocità massima sarà limitata all’80% al di fuori delle Isole dei Draghi.
Tutto questo per dire che man mano che il gioco avanza e si evolve, il vecchio mondo diventa… vecchio.
Dopo il revamp di Azeroth in Cataclysm, la maggior parte di Kalimdor e dei Regni Orientali sono rimasti, purtroppo, bloccati nel passato. Diverse storyline di quelle zone sono state riscritte per ruotare attorno a un’espansione che si conclusa ormai diversi anni fa e pensare ad un altro revamp del mondo per riflettere i cambiamenti avvenuti nel gioco da allora è si qualcosa che la community continua ad attendere da tempo, ma bisogna anche capire che non è un qualcosa così semplice da fare, sia per costi, sia perché è letteralmente un lavoro mastodontico che richiede molto tempo per essere attuato.
Vedere nuovamente un intero revamp mondiale è abbastanza improbabile ed è per questo che Blizzard ha scelto un diverso approccio: rielaborare lentamente e nel tempo il mondo di Azeroth.
Allo stesso tempo, World of Warcraft sembra anche riposizionare intenzionalmente le Isole dei Draghi, non come una serie di zone specifiche dell’espansione Dragonflight, ma come un costante hub centrale. In The War Within, Dragonflight sarà la cosiddetta new player experience. I nuovi giocatori verranno introdotti al volo dinamico nelle prime quest che faranno. Qualsiasi zona creata dopo Dragonflight sarà costruita pensando al volo draconico, anzi dinamico. È innegabile che World of Warcraft sia cambiato radicalmente con questa espansione e che quindi si abbia la sensazione (o quantomeno la speranza…) che le Isole dei Draghi siano state posizionate per rappresentare e agire come centrali in questo “nuovo mondo”.
E a rinforzare questa sensazione, c’è il fatto che abbiamo già avuto diversi indizi che vanno in questa direzione, come ad esempio il trasferimento dei Tauren delle Pianure di Ohn’ahran o degli Ala Fatua delle Terre Esterne alle Isole dei Draghi. Ancora e ancora, la storia di Dragonflight sembra insistere sul fatto che le Isole non saranno un qualcosa di temporaneo e legato solo a quest’espansione.
Tornando al nostro argomento principale quindi, la nuova posizione di Amirdrassil serve solo a ribadire questo punto: non sembra che l’intenzione sia quella di isolare gli Elfi della Notte dal resto del mondo, ma piuttosto che le Isole dei Draghi si stanno affermando non solo come parte del – nuovo – mondo, ma anche come centro di esso.
Questo è probabilmente anche il motivo per cui il Monte Hyjal viene, a tutti gli effetti, snobbato. Sebbene Nordrassil sia stato distrutto in Warcraft III alla fine delle Terza Guerra, non dobbiamo dimenticare che questo storico Albero del Mondo sta ricrescendo. Come tutti ben sappiamo, Nordrassil è stata la dimora degli Elfi della Notte da molto più tempo di quanto Teldrassil lo sia mai stato, e sarebbe di nuovo un luogo perfetto per essere la loro casa. Tuttavia, è stato introdotto nel gioco World of Warcraft in Cataclysm, esattamente l’espansione che sta causando l’attuale necessità di un nuovo revamp.
Concludendo, quindi probabilmente è più semplice costruire una nuova zona che tenga conto del dragoniding e collegarla al continente che è stato costruito attorno a quella caratteristica piuttosto che provare a trapiantare una nuova zona nel vecchio mondo. Le Isole dei Draghi sembrano essere pensate come più centrali per il mondo in futuro rispetto a quanto lo siano state tradizionalmente le zone di espansione. Ovviamente, resta da vedere se ciò funzionerà o meno nel lungo periodo…
Ma vale la pena sottolineare che, almeno allo stato attuale, Amirdrassil è ancora relativamente piccolo. A differenza di Teldrassil, la zona di Amirdrassil non è una città in cima ad un albero, ma piuttosto una zona con l’Albero al centro di essa.
Certo, resta la questione dello sviluppo di Amirdrassil. Resterà così per i prossimi vent’anni di World of Warcraft, o crescerà nel tempo? E se lo facesse, potrebbe essere nuovamente spostato, magari durante un altro momento sconvolgente come, ad esempio, il risveglio di Azeroth? Domande ancora lontanissime, e a cui forse possiamo fissare come orizzonte The Last Titan e la fine della Worldsoul Saga…
N.B. Quest’articolo è una traduzione e rielaborazione di Amirdrassil’s Location in Azeroth – A New Dragon Isles Zone