Nella giornata di ieri, nel corso della Gamescom, è stata finalmente svelata Midnight, la nuova espansione di World of Warcraft e secondo capitolo della Saga dell’Anima del Mondo, in arrivo entro il 30 Giugno 2026. Per la cinematic di presentazione abbiamo avuto quello che bene o male tutti ci aspettavamo, ovvero l’invasione di Xal’atath e delle forze del Vuoto a Quel’thalas. Ma cosa ne pensiamo di questa cinematic? Ci è piaciuta? E quali sono gli elementi di lore su cui si può discutere? Parliamone insieme, andando per gradi.
Premessa: ogni volta che vedo una cinematic in CGI di Blizzard, non posso fare a meno di chiedermi cosa quest’azienda aspetti a fare una serie tv sul suo franchise principale, in un momento storico in cui letteralmente chiunque fa serie (live action o animate che siano) ispirate ai videogiochi. Ed ogni volta la risposta a questa domanda mi sfugge. Detto questo, passiamo alla nostra cinematic.
A seguito dell’evento, ne abbiamo parlato diffusamente nel nostro gruppo Telegram, ed un ragazzo ha usato una definizione per questa cinematic che mi ha particolarmente colpito e che mi ha trovato d’accordo. Ha detto “sembrava la scena di un film”. Ed è vero, per quel che mi riguarda, e voglio provare ora a spiegarvi perché.
Riguardandolo più volte, mi sono fatto l’idea che tranne per un segmento specifico, la cinematic di Midnight manca di un elemento: la narrazione. Di fatto è un filmato che “non racconta niente”, se non il profondo legame tra gli Ellfi del Sangue e il Pozzo Solare di Quel’thalas. Ed è vero, è sicuramente un dettaglio importante e centrale nella cinematic, ma manca tutto il resto. Manca il contorno, il pathos. E questo problema personalmente lo attribuisco al fatto che questa cinematic soffra troppo del suo pregresso e sia troppo ancorata ad esso. In questo senso, la cinematic è davvero la scena di un film, ma di cui già conosci almeno parte della trama e senza il quale sarebbe davvero difficile capire ed apprezzare quello che sta accadendo a schermo. E da una parte è anche logico che sia così, proprio perché stiamo parlando di un secondo capitolo di una trilogia ed è anche normale che dia quest’effetto, sebbene ciò non tolga che inevitabilmente lo si avverta. Per farvi un esempio, lo stesso problema può essere avvertito in quella che è una delle cinematic più apprezzate di tutte: quella di Wrath of the Lich King. Ovviamente si parla di proporzioni nettamente diverse, ma anche quel filmato aveva dentro di sé un forte contesto storico (il monologo di Terenas) che se non lo conoscevi non riuscivi ad apprezzare in toto la cinematic per come era stata concepita. In quella di Midnight la cosa è molto più ampliata. Per apprezzarla nel suo complesso devi sapere chi sono i personaggi che stai vedendo, cosa sta succedendo e perché, come si è arrivati lì. Il “requisito narrativo” è appunto molto più alto.
Ma attenzione, sia chiaro, non sto assolutamente dicendo che si sia trattato di una cinematic brutta, tutt’altro. Ma credo sia anche innegabile che questo “problema” sia presente. Ed anche sotto il profilo puramente estetico, pur sottolineando che il livello delle cinematic Blizzard è sempre altissimo, non mi sento dire che questa sia la miglior cinematic di World of Warcraft come ho già sentito dire in giro. Per quel che mi riguarda, quella di Battle for Azeroth e soprattutto – vi sembrerà strano – quella di Shadowlands restano superiori.
Passiamo ora al lato lore, anche se di concreto non è che ci sia molto da dire. Certamente un punto che possiamo definire strano è la scelta di rendere Silvermoon e Quel’thalas si le zone hub dell’epsnasione, ma al contempo farle anche restare territorio Orda, con un accesso limitato per i giocatori dell’Alleanza. Voglio ancora credere (e sperare, soprattutto), che ci sia una motivazione dietro questa scelta e non sia un qualcosa di totalmente arbitrario. Perché se così fosse sarebbe una scelta totalmente ingiustificata e se vogliamo anche scorretta verso una parte (se non la metà) dei giocatori.
Apprezzabile anche il focus su Liadrin, a cui finalmente viene concesso lo spazio che merita un personaggio con la sua storia. Il parallelismo con il suo passato è evidente. Se ben ricordate infatti, Liadrin aveva avuto un momento di smarrimento a seguito della Terza Guerra, in cui la sua fede verso la Luce aveva pesantemente vacillato. Nella cinematic di presentazione di Midnight la vediamo invece con una fede incrollabile, che salva anche il suo popolo da una sconfitta che ormai sembrava certa.
Ed a proposito di Liadrin, c’è da fare una precisazione. Nelle ultime ore si è letto di come alcuni pensino che la matriarca dei Cavalieri del Sangue stesse pregando Azeroth. Voglio sperare che chi ci segue sappia bene che quest’affermazione sia totalmente sbagliata. Come ben sappiamo infatti, dalla fine di The Burning Crusade, il Pozzo Solare elfico si è riattivato con le energie della Luce Sacra grazie al cuore del Naaru M’uru, “inserito” nel Pozzo dal Profeta Velen a seguito della sconfitta di Kil’jaeden. Liadrin prega quindi la Luce ed è quest’ultima che risponde alle sue preghiere “evocando” quell’esercito che vediamo apparire, non Azeroth.
E proprio l’esercito è l’unico vero quesito di lore di quest’espansione? Chi sono le figure che arrivano in aiuto di Silvermoon? Le ipotesi sono quattro e le vediamo ora, in ordine di probabilità:
◉ Paladini. Banalmente, l’ipotesi più probabile è che l’esercito che vediamo comparire sia formato da “paladini random” evocati dalla Luce per dar man forte ai difensori di Quel’thalas.
◉ L’Armata della Luce. Non dimentichiamoci che la Luce ha già un esercito su Azeroth (o quasi) che abbiamo conosciuto durante Legion. Non sarebbe strano che a rispondere sia stata proprio l’Armata che però è guidata da Turalyon. E sinceramente, dubitiamo che se ci fosse stato un personaggio così importante, non si sarebbe deciso di mostrarlo durante la cinematic.
◉ Gli Arathi. Un’altra ipotesi vede l’Impero Arathi che abbiamo conosciuto (indirettamente) in The War Within palesarsi per combattere per la Luce, forza, come abbiamo appreso, alla quale sono molto devoti. Sarebbe un primo contatto con l’ “altra parte” di Azeroth che ad oggi ci rimane sconosciuta.
◉ I Lightbound. L’ipotesi più lontana, che mettiamo giusto per completezza. Sono i fanatici della Luce del Draenor alternativo, guidati da Yrel e la cui storyline è in standby dalla fine di Warlords of Draenor/inizio Legion. Altamente improbabile che si tratti di loro.
Questo quello su cui possiamo discutere a livello di lore, anche perché è evidente che ci manchino dei pezzi. Quella che vediamo è un’invasione già iniziata, è che si trova praticamente alle porte del Pozzo Solare. Ma non sappiamo come siamo arrivati a questo punto. Ed i più attenti avranno anche notato alcuni dettagli interessanti. Dove sono il Gran Magistro Rommath e il Generale Ranger Halduron Alachiara? E perché in tempo di pace tra le fazioni, non c’è minima traccia dell’Alleanza (questo si potrebbe anche ricollegare alla Silvermoon “ad accesso limitato” per la fazione blu). È successo qualcosa che ancora non sappiamo? Lo scopriremo sicuramente tra la patch 11.2.7, il nuovo romanzo Blood Ties* (in uscita a Novembre) e, soprattutto, quella che sarà la pre-patch di Midnight.
Le ultime righe di queste riflessioni post presentazione del secondo capitolo della Saga dell’Anima del Mondo voglio dedicarle a Xal’atath. Precisando che ad oggi Xal rimane il miglior villain che si sia visto dai tempi di Garrosh, vedere la “narrativa shonen” applicata a lei mi ha fatto un po’ storcere il naso. Parliamoci chiaro, Xal non ha nessun motivo per non uccidere qualcuno che ha letteralmente davanti e che rappresenta l’ultimo ostacolo tra lei ed il suo obiettivo. Xal’atath è uno di quei personaggi che non ci vedo a giocare con i suoi nemici (tranne che con Alleria ma perché quella è diventata ormai quasi una cosa personale tra loro due) come abbiamo visto nella cinematic, specie quando sulla carta è l’essere più potente mai apparso su Azeroth, con l’arma più potente mai esistita nell’universo (che a onor del vero, non si è vista. Dov’era il Cuore Oscuro? Magari non le serviva al momento…) Non si tratta di un errore – al momento, con Xal’atath credo si sia fatto un solo grossolano sbaglio e ne abbiamo parlato qui – si tratta di una scelta narrativa, che però non riesco a farmi piacere.
Queste quindi sono le impressioni che il sottoscritto ha ricavato dalla presentazione di Midnight, un’espansione da cui ci aspettiamo ancora tutti che ci sia concretezza. Abbiamo avuto il tempo – sacrosanto – della costruzione con The War Within. Ora è arrivato il momento che succedano cose.
Alla prossima!