La storia di Warcraft è piena di diversi personaggi che per lungo tempo sono stati avvolti nel mistero. Tuttavia, tra tutti questi personaggi, uno in particolare ha sempre esercitato un certo fascino sulla community, sia per la sua importanza a livello storico, sia per la sua costante presenza negli stessi eventi che hanno mandato avanti la storia, restando sempre come un’ombra sullo sfondo durante il corso degli anni: la dea Elune.
Tutti noi conosciamo quanto Elune sia stata e continui ad essere l’assoluta figura centrale della società degli Elfi della Notte, ma a cosa o a chi si è ispirata Blizzard per la creazione di questo personaggio? In quest’articolo cercheremo di rispondere a questa domanda, scoprendo e spaziando da più miti di quanto possiate immaginare.
Partiamo dicendo che Elune ha molto in comune con altre divinità associate alla Luna e personaggi da esse derivate. Soprattutto, le similitudini si trovano con il maestro J.R.R. Tolkien e con il mondo di Forgotten Realms.
Ma prima di approfondire questi due aspetti, iniziamo con quelle che sono le ispirazioni religiose o mitologiche. I motivi lunari che troviamo nel personaggio di Elune ricordano infatti il simbolo della Triplice Dea, presente in una religione pagana contemporanea chiamata Wicca. Queste similitudini si possono notare soprattutto nei Pozzi Lunari presenti nella Volta delle Custodi ed in altre istance di Legion. Questo parallelismo con la Wicca è comunque legato a doppio filo con un elemento della mitologia antica, ovvero la dea greca Hecate (nella quale la Triplice Dea affonda le sue radici).
Discorso a parte merita la figura del Guerriero della Notte. Come sappiamo infatti, nel mondo di Warcraft questa figura rappresenta il lato combattivo di Elune e la sua furia, che in un certo senso “possiede” colui o colei che assurge a questo ruolo. Ebbene, anche nella Wicca esiste un qualcosa di simile ed allo stesso tempo ben diverso. In questa religione pagana infatti, esiste una pratica secondo la quale l’Alto Sacerdote o l’Alta Sacerdotessa invocano l’aiuto del Dio e della Dea affinché li posseggano prima di avere rapporti sessuali che incrementeranno l’energia magica da utilizzare nei loro incantesimi.
Altri aspetti del Guerriero della Notte, come ad esempio il vero e proprio cambiamento subito da Tyrande, in combinazione con uno dei titoli di Elune ovvero la “Dama Bianca“, sono probabilmente basati su alcuni aspetti folkloristici di qualche popolo, con la stessa figura della Dama Bianca esistente in diverse culture, essendo quest’ultima una variazione dei miti delle banshee (figure che abbiamo approfondito qui.)
È altresì possibile che la figura del Guerriero della Notte in quanto mito, attinga anche dalla mitologia indù, precisamente con la figura di Kali, l’avatar oscuro e vendicativo di una dea, la quale viene spesso ritratta con le teste dei suoi nemici come lo era Tyrande durante il rituale per diventare la personificazione dell’ira di Elune o a seguito dell’uccisione di Nathanos.
Tornando alle due ispirazioni di cui accennavamo all’inizio, parlando di Forgotten Realms, un’altra fonte di ispirazione per il personaggio di Elune potrebbe essere stata Selune (che come vediamo porta quasi lo stesso nome, ma con pronuncia diversa), a sua volta basata su Selene, che a sua volta ancora è il parallelo sincretizzato di Luna (inteso come divinità), la cui combinazione potrebbe essere la base per, appunto, Selune.
Sempre parlando di Forgotten Realms, un’altra dea che potrebbe essere stata un’ispirazione è Sehanine. Elune e Sehanine condividono la particolare abitudine di manifestarsi raramente, se non quasi mai, comunicando con i loro Prescelti attraverso i sogni e il chiaro di luna. Nella quarta edizione di D&D viene rivelato che Sehanine è, in effetti, un aspetto di Selune. Ed infine, un’ultima ispirazione derivante da questo mondo potrebbe essere il personaggio di Ehlonna, dea degli elfi, delle foreste, dei boschi, della flora, della fauna e della fertilità di Greyhawk.
Per quanto riguarda l’ispirazione di origine Tolkeniana invece, un’altra possibile ispirazione potrebbe essere stata Varda, la Signora delle Stelle e divinità protettrice degli elfi nel Legendarium di J.R.R. Tolkien. Elune ed Elbereth, altro nome di Varda, condividono molte somiglianze, inclusi nomi, titoli, il loro rapporto con gli elfi, e il posto centrale nella loro cultura.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che Elune è quasi certamente la divinità anche di un altro popolo di Azeroth, i Tauren, il quale però la chiama con un altro nome, ovvero Mu’sha. Ed anche qui non mancano ispirazioni classiche e derivanti dal lontano oriente.
Nella storia “Gli Occhi della Madre Terra” infatti, Mu’sha è armata di un arco (che a sua volta è l’arma per eccellenza usata da Tyrande). Ovviamente l’ispirazione è quella della dea greca Artemide (ripresa poi nella mitologia romana con la dea Diana.)
Chiudiamo infine questa lunga serie di ispirazioni con una proveniente dalla mitologia giapponese, che in un certo senso ci porta anche molto vicino ai giorni nostri. Il modo in cui Musha e An’she (il sole nelle credenze Tauren), sono nati dai due occhi della Madre Terra a causa del suo dolore, ricorda fortemente il mito di Izanagi ed il modo in cui egli abbia “dato origine” alla dea del sole, Amaterasu, lavandosi l’occhio sinistro ed alla dea della luna, Tsukuyomi, lavandosi quello destro dopo aver visto il cadavere di sua sorella-moglie, Izanami.
Come gli appassionati sapranno, questi ultimi temi furono poi ripresi e divennero centrali nella storia del celebra manga Naruto.
IN ALTO: La dea Elune. Illustrazione di 13NoName12.