Circa 9000 anni dopo la Grande Separazione, dopo migliaia di anni di preparativi, i Qiraji al servizio di C’Thun ammassarono le proprie truppe per conquistare Kalimdor. Gli Elfi della Notte si prepararono quindi a respingerli: Fandral Elmocervo, all’epoca luogotenente di Malfurion e istruttore dei nuovi druidi, assieme a suo figlio Valstann prese il comando delle truppe e si mosse verso Silitus. Lì affrontò i Qiraji, riuscendo inizialmente a tener loro testa e dando inizio al conflitto noto come Guerra delle Sabbie Mutevoli.
I due imperatori qiraji, Vek’lor e Vek’nilash, si accorsero di come Valstann fosse devoto al padre e di come Fandral fosse legato a lui. Così catturarono Valstann, il quale era accorso a difesa del villaggio di Vento del Sud, e lo consegnarono a Rajaxx, generale delle truppe qiraji, il quale lo portò di fronte a Fandral ed alle linee elfiche. Gli elfi assistettero impotenti all’esecuzione di Valstann, tagliato in due dagli artigli di Rajaxx. Fandral ne rimase sconvolto, e gli elfi della notte vennero duramente sconfitti.
I qiraji dilagarono a Silithus e rifluirono nel Cratere di Un’Goro; tuttavia, qualcosa in quella regione impedì loro di prenderne il controllo, forse un tipo di protezione previsto dai Titani. Disperato, Fandral chiese aiuto ai draghi bronzei della vicina Tanaris, i quali però rifiutarono di aiutare gli elfi della notte. Solo quando i qiraji arrivarono fino alle Caverne del Tempo, i draghi cambiarono idea e si unirono alla guerra, chiamando a raccolta anche membri di altri stormi. Assieme ai draghi, gli elfi combatterono i qiraji fino a ricacciarli dentro la loro cittadella, decidendo poi di sigillarla ermeticamente con la magia.
Lo Scettro delle Sabbie Mutevoli, creato per riaprire la città, venne consegnato a Fandral perché ne fosse custode, ma il druido lo distrusse, furioso con i qiraji e con i draghi per la morte di suo figlio.
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