Se solo un singolo tratto potesse riassumere la cultura Pandaren, questo è il detto “vivi al momento”. I Pandaren abbracciano la vita con gusto, ognuno di loro fa tutto con vigore, concentrazione e intensità. Ogni pasto è un evento, ogni momento con la famiglia è un’occasione di festa, ogni progetto o opera d’arte richiede la loro piena attenzione, persino ogni pisolino viene trattato come se fosse l’ultimo! I Pandaren lavorano sodo, combattono con fervore, amano con tutta l’anima, raccontano storie incredibilmente avventurose ed adorano bere e dormire.
Nel complesso, i Pandaren sono lenti all’ira e preferiscono risolvere i problemi in modo diplomatico. Ma al di sotto di tutta questo grande senso di civiltà, c’è un animale con cui lottare. Quando un Pandaren si concentra sul combattimento, ogni colpo risuona con il peso di tutto il suo corpo. Vivere “nel momento” significa infatti anche perdersi nella furia del combattimento; un monaco Pandaren nel mezzo di una battaglia sferra colpi potentissimi.
Tuttavia, non è affatto semplice ferire un Pandaren. Sul continente di Pandaria, casa dei Pandaren, emozioni negative come paura, rabbia o disperazione possono letteralmente assumere una forma fisica e creare problemi. Per questo motivo, i Pandaren enfatizzano e coltivano una vita tranquilla di armonia interiore e concentrazione. I conflitti, non importa quanto aspri, vengono rapidamente dimenticati con bevande fredde una volta risolta la questione. Il senso Pandaren di pace interiore e amore per la vita è contagioso. Se si trascorre del tempo con un Pandaren non si potrà mai fare a meno di apprezzare il loro stile di vita e la loro civiltà. A causa della loro natura rilassata, i Pandaren, specialmente quelli su Pandaria, non danno troppa importanza riguardo al tempo e al passare delle stagioni rispetto alle altre razze.
Gente onorevole ed amante della buona compagnia, del buon cibo e ogni tanto di una sana lotta amichevole, i Pandaren hanno vissuto per lunghissimo tempo in isolamento, permettendo così alla loro cultura di prosperare ed espandersi lontano dall’influenza del mondo esterno. Tuttavia, un altro segno caratteristico dei Pandaren può essere anche una sete di avventura che rivaleggia con il suo amore per la birra. Uno dei più famosi esempi di questo genere è sicuramente il mastro birraio Chen Triplo Malto, che partì alla ricerca di ingredienti esotici per la sua birra speciale finendo per esplorare il mondo ed arrivare persino in contatto con l’Orda.
Secondo le parole di Tyrathan Khort, un cacciatore umano che venne in contatto con i Pandaren tempo addietro, quest’ultimi hanno un rapporto particolare con le nebbie. I Pandaren vedono attraverso di esse e sono allo stesso tempo invisibili al loro interno. Secondo Khort, gli abitanti di Pandaria sarebbero potuti essere quindi una forza davvero temibile se non fossero gente così equilibrata e poco incline alla guerra. L’equilibrio è infatti il centro di tutta la cultura Pandaren. In esso trovano pace e, a ragion veduta, abbandonare la pace non è mai saggio.
Per quanto riguarda il trapasso, beh, nessun Pandaren si approccia alla propria morte con gioia, ma essi al contempo non provano paura, né rabbia, né dubbio. Sanno che dal loro trapasso sboccia una nuova vita: questa è la verità a cu i Pandaren tengono di più, e la verità per la quale vivono, lavorano e muoiono.
Una tradizionale cerimonia funebre dei Pandaren prevede l’accensione dell’ “Incenso della Vita”, che non solo ha un odore gradevole, ma possiede anche proprietà curative e può persino aiutare le piante a crescere. Quest’incenso è composto da spezie fortemente aromatiche, che gli conferiscono un profumo unico.
Parlando più ampiamente della sfera religiosa, quando si stabilirono per la prima volta nella terra più tardi conosciuta come Pandaria, i Pandaren formarono un sistema religioso incentrato su quattro Dei Selvaggi che chiamarono “Celestiali”, credendo che questi esseri potenti fossero divinità benevole.
Dopo che Lei Shen sconfisse i Celestiali durante la sua conquista di Pandaria, il culto degli Spiriti Animali fu bandito e punito sotto pena di morte. Molti dei legami dei Pandaren con gli Dei Selvaggi andarono perduti, ma alcuni individui coraggiosi continuarono segretamente a preservare i loro insegnamenti che tornarono quindi in voga dopo la liberazione dai Mogu.
Al contrario di molte altre razze, come per esempio gli Orchi, i Pandaren non hanno una forma di venerazione verso i loro antenati, ma riveriscono la loro memoria e la saggezza che hanno trasmesso loro.
Infine, la cultura Pandaren è ricca di proverbi, poesie e canzoni. Tutti tratti di una cultura veramente unica e frutto di un popolo che ha fatto della gioia di vivere, la propria vera guida.
Illustrazione in evidenza di Juyoung Oh