Prima della loro guerra contro gli Aqir, le tribù Troll reclamarono la maggior parte dell’antico continente di Kalimdor. In quei tempi, molte di esse si scontravano costantemente tra loro, ma una tribù viveva in una rete di profonde caverne che si estendeva sotto il Monte Hyjal. Odiavano la luce del giorno ed emergevano dai loro antri solo di notte e col tempo, queste abitudini notturne trasformarono la loro pelle da blu a un grigio sfumato.
Questa tribù, che prese il nome di Troll Oscuri, erano indifferenti alle scaramucce dei loro simili e apprezzavano la loro indipendenza dal resto della società Troll, ignorando per lo più l’attività degli altri. A differenza degli Amani o dei Gurubashi, i Troll Oscuri cercavano una connessione pacifica con il mondo naturale e i loro mistici erano alla ricerca di modi per comunicare e vivere in armonia con la terra. A poco a poco, molti troll oscuri migrarono verso i boschi labirintici nel cuore di Kalimdor, incontrando lungo il percorso creature come driadi e draghi fatati. Alla fine del loro vagabondare scoprirono un enorme lago pieno di energie magiche proprio al centro del continente. Chiamando quella piccola distesa d’acqua “Pozzo dell’Eternità”, i Troll Oscuri si stabilirono sulle sue rive. Nel corso delle generazioni, le energie del Pozzo li trasformarono, elevando le loro forme e trasformandoli in esseri altamente intelligenti e virtualmente immortali.
Questi che erano ormai diventati ex troll abbandonarono gradualmente la loro antica eredità e i mistici della tribù iniziarono ad adorare “Elune”, una dea notturna della Luna, che credevano dormisse nelle profondità del Pozzo durante il giorno. Essi diedero anche alla terra in cui vivevano il nome “Kalimdor”, oltre a scoprire diverse altre parole di natura titanica grazie alla comunicazione con Elune e all’indagine su strani artefatti sparsi per il Pozzo. Influenzati da questo nuovo linguaggio, alla fine forgiarono le loro stessi anche un altro nome, “Kaldorei” (“figli delle stelle”) o Elfi della Notte.
Ma tornando ai Troll Oscuri, essi erano e sono tutt’oggi la specie di Troll più alta – la loro altezza può arrivare fino ai tre metri – e rara conosciuta. Dotati di una costituzione robusta, hanno una tonalità violetta della pelle e lineamenti appuntiti. La loro scelta in fatto di pittura di guerra (tratto comune a quasi tutte le tribù Troll) tende a essere nera o una sfumatura di viola. Hanno occhi giallo pallido che brillano all’ombra e conducono un’esistenza per lo più sotterranea emergendo solo di notte per cacciare. Ovviamente, la società ha una struttura tribale, in cui il potere fisico e l’astuzia sono tenuti in grande considerazione. Gli sciamani offrono guida spirituale e magia divina quando necessario e tuttò ciò rende la società dei Troll Oscuri simile – ma in maniera molto più primitiva – a quella dei loro parenti della giungla, i più “civilizzati” tra i Troll.
Gli Oscuri praticano il vudù, i sacrifici rituali e persino il cannibalismo occasionalmente. Importante inoltre sottolineare come essi siano forse i più violenti di tutte le specie di Troll e sono temuti anche tra i loro simili. La loro cultura è primitiva come quella dei Troll della Foresta, anche se come è stato detto sono più violenti di loro ed è stato teorizzato che i Troll Oscuri siano molto meno intelligenti degli altri simili (il che rende ironico la nascita degli Elfi della Notte proprio da loro).
Per quanto riguarda l’arte della guerra, gli Oscuri attaccano con asce o lance, ma non si limitano affatto all’uso delle armi. Anche quando disarmati, possono essere letali con i loro artigli. Combattono senza paura, facendo affidamento sulla loro naturale capacità di guarigione per non indietreggiare mai. La classe preferita di un troll oscuro è sicuramente il classico barbaro.
Infine, per quanto riguarda i rapporti con le altre razze di Azeroth, gli Elfi del Sangue trovano interessanti i Troll Oscuri, mentre i Goblin sono diventati subito amici dei Troll Oscuri poiché, beh… entrambe le razze hanno una particolare dedizione a rubare il bottino dei pirati che capitano nei loro paraggi!