La Fauce, la terra desolata dei dannati. Questo luogo orribile ospita le anime più vili e ormai totalmente irrecuperabili esistenti. Governato da Zovaal il Carceriere, la Fauce ispira incubi e leggende persino tra gli abitanti stessi delle Shadowlands. Fino a tempi recentissimi, nessuno era mai riuscito a fuggire da questo luogo e di chiunque fosse stato abbastanza sciocco da avventurarsi qui non si avevano mai più avute notizie. Al suo centro si trova Torghast, una prigione ultraterrena maledetta dove vengono rinchiuse le anime più malvagie di tutto l’universo di Warcraft.
Come accennato poco fa, la Fauce si trova nelle profondità delle Shadowlands e le imprigionate in questo luogo lo sono per sempre e soffrono senza fine, finché non vengono trasformate in una mera ombra della loro antica gloria. È solo allora che i tormentati finiscono per servire volontariamente il loro aguzzino.
Normalmente, poche anime vengono inviate direttamente qui, poiché persino agli esseri più malvagi e orgogliosi esistenti viene data un’ultima possibilità di espiare i propri peccati a Revendreth. Ma se falliscono o si rifiutano di cercare la redenzione, vengono condannati all’eternità nella Fauce.
La massa di terra all’interno della Fauce è composta da pezzi di terra che sono stati strappati da un regno che è stato distrutto entrando nell’atmosfera di questi inferi e i cui pezzi sono prima bruciati e poi essiccati. Zovaal li ha quindi uniti in un’unica massa di terra lanciando catene in ogni direzione all’interno della Fauce da Torghast e tirandole verso l’interno. Allo stesso tempo, la Fauce è stato sigillata e resa senza via d’uscita con la magia del Cuore della Foresta, con l’obiettivo di bandire per sempre il Carceriere.
E come dimora di quest’ultimo, la Fauce è di fatto un labirinto tumultuoso e senza speranza, un luogo di tormento e disperazione infinita. Persino le leggi che vincolano le Shadowlands sono prive di significato all’interno del regno del Carceriere. La realtà è in continuo cambiamento, alterandosi continuamente secondo i capricci del suo signore, che risiede a Torghast, la Torre dei Dannati.
L’ispirazione che ha dato vita alla Fauce è quanto mai intuibile. Si tratta a tutti gli effetti di una trasposizione dell’Inferno (sia esso quello cristiano o quello mitologico, greco nel particolare). Anche il fatto che Zovaal il Carceriere sia stato bandito dopo aver compiuto qualcosa di malvagio dagli altri Eterni leader delle Shadowlands lo avvicina inesorabilmente alla figura di Lucifero, rendendolo a tutti gli effetti il Diavolo dell’universo di Warcraft.
Ci sono comunque altre possibili (e probabili) ispirazioni anche qui derivanti dalla Divina Commedia di Dante o anche da Il Signore degli Anelli di Tolkien. In quest’ultimo caso, la figura di Zooval potrebbe essere avvicinata a quella di Sauron (e la Fauce a quella di Mordor). Come quest’ultimo infatti crea i Nazgul, così il Carceriere ha creato il Re dei Lich.
E con questo si conclude la mini-serie di approfondimenti dedicati ai Regni della Morte delle Shadowlands, in un’espansione che, come abbiamo visto nel corso di queste settimane, aveva un potenziale davvero importante, specie nella sua figura centrale che abbiamo visto oggi, ma che purtroppo (almeno a nostro giudizio) non è stata sfruttata a dovere, ma anzi…! Quella che ne è uscita stata una delle espansione più deboli e con meno mordente che possiamo ricordare.
Ma è il momento dei saluti, noi vi ricordiamo come sempre che vi aspettiamo sul nostro gruppo Telegram per discutere delle ultime novità sul mondo di Warcraft e non solo, e sul nostro canale per non perdervi nessun nostro contenuto. Alla prossima!
IN ALTO: La desolazione della Fauce e Torghast, la Torre dei Dannati.