Bastione, Casa dei Kyrian, è uno dei quattro Regni della Morte delle Shadowlands, governato dalla Congrega degli stessi Kyrian, guidati a loro volta dall’Arconte. È un regno di guglie incontaminate, cieli cristallini, e panorami elisi, dove vige l’ordine.
Le anime naturalmente preposte al servizio vengono inviate qui dall’Arbiter per esaminare le loro vite, purificarsi dai loro fardelli e viaggiare verso uno stato di virtù in modo che possano ascendere per servire le Shadowlands come kyrian, messaggeri, corrieri o semplicemente divenire alcune delle anime più pure nel regno dei morti. I nuovi arrivi a Bastione diventeranno aspiranti kyrian, esseri senza ali che si allenano per eoni per guadagnare un giorno le loro ali e unirsi ai ranghi degli Ascesi.
Ma al contrario di quel che si può pensare, Bastione non è sempre stato un luogo pacifico. Un tempo, le sue creature selvagge erano feroci e ostili, ma una degli Ascesi, Korinna, le domò.
Eoni fa, le forze del Vuoto tentarono di invadere Shadowlands e quell’attacco colse di sorpresa i kyrian, ma Agthia, Campionessa del Coraggio di quel tempo, guidò un esercito in battaglia. Ella si sacrificò per respingere gli invasori e il loro comandante, Tezulat l’Annientatore e molti colossi distrutti disseminano ancora oggi quello che fu il campo di battaglia.
Bastione fu inoltre una volta invaso anche dalle aberrazione note con il nome di divoratori, portando alla morte della prima Campionessa dell’Umiltà, Mercia.

Non c’è dubbio che questo Regno della Morte sia fortemente ispirato dalla mitologia greca. La condivisione con i celebri Campi Elisi è evidente, tanto da essere presente una zona con questo nome persino in gioco. Tuttavia, quello che forse non tutti sanno è che nei file di gioco, Bastione è anche chiamata Babylonzone, con riferimento a Babilonia. Quest’ultima era la capitale dell’antico impero babilonese ed è descritta nella Bibbia ebraica come una vasta città con palme e giardini pensili, circondata da pianure. Inoltre, l’unica entrata rimasta a Babilonia, la Porta di Ishtar, utilizza i colori blu e oro e presenta dei leoni… vi ricorda qualcosa?
Altri riferimenti alla mitologia greca sono evidenti poi nella forte presenza dei gufi, richiamo alla dea Atena, mentre la Forgia Eterna potrebbe essere un riferimento alle varie fiamme eterne sparse nel Mediterraneo fin dall’antichità. Questo, insieme alla corsa della torcia richiesta per saccheggiare il Dono di Devos e il Dono di Agthia, potrebbero essere riferimenti specifici alla fiamma olimpica.
Ma non manca nemmeno qualche riferimento alla cristianità. Le cinque virtù, incarnate dai cinque templi di Bastione, possono essere liberamente derivate dalle sette virtù e dalle virtù cardinali della tradizione cristiana (parallelamente a come i sette peccati di Revendreth sono analoghi ai sette peccati capitali).
Infine, anche qui, non manca l’ispirazione letteraria. Perché se ci pensate, a Bastione (ed in un certo senso anche a Revendreth), il percorso di ascensione che richiede l’amplificazione della virtù per ascendere letteralmente ai Cieli… non è forse come il Purgatorio di Dante nella Divina Commedia?
Prima di salutarci, vi ricordiamo che trovate i restanti tre episodi di questa rubrica già pubblicati sul nostro canale Patreon! Alla prossima!
IN ALTO: Il Forte Elisio. Illustrazione di imaDreamwalker.























