I Colli Bradi, situati nel sud-est di Northrend, sono un’area boschiva, circondata dal Fiordo Echeggiante a sud, da Dracombra a ovest e da Zul’Drak a nord. È la patria dei mezz’orsi della tribù Grizzlemaw e molti di quest’ultimi vivono in questa regione, la maggior parte nel grande ed omonimo insediamento. Sia l’accampamento nanico di Thor Modan che la fortezza dei Troll dei Ghiacci di Drak’Tharon, ora occupata dal Flagello, si trovano a nord. Le colline ospitano una popolazione indipendente di umani chiamati semplicemente “cacciatori”, i cui punti di scambio caratteristici possono essere trovati in tutta la regione.
Innumerevoli millenni fa, i Colli Bradi ospitavano due cuccioli gemelli di orso chiamati Ursoc e Ursol. Essi avevano più curiosità che buon senso e spesso si trovavano a sconfinare nei domini di predatori ben più grandi, ma il pericolo non li scoraggiava, anche quando le circostanze sembravano terribili. Col tempo, Ursoc e Ursol sarebbero stati annoverati tra gli Dei Selvaggi, divinità animali con poteri della natura.
4.500 anni prima dell’apertura del Portale Oscuro, il druido elfo della notte Fandral Staghelm prese alcuni rami da Nordrassil, l’Albero del Mondo, e li piantò sulla saronite (un sinistro minerale) che aveva cominciato ad apparire in tutto il mondo. L’albero più grande crebbe su un deposito di saronite particolarmente grande che si trovava proprio nei Colli Bradi; Fandral ed i suoi druidi lo chiamarono Andrassil, che significa “Corona della Neve”. Malfurion Stormrage ed il resto del Circolo Cenariano divennero furiosi dopo aver appreso che questi rami erano stati piantati senza la loro approvazione. Tuttavia, essi erano d’accordo sul fatto che l’intento di creare un nuovo Albero sembrava aver funzionato. Per diversi decenni, Andrassil dominò il continente di Northrend e tutto sembrò procedere per il meglio. Eppure nel tempo le circostanze cambiarono. Scoppiarono sanguinose battaglie tra i Taunka (un’antica tribù parente di Tauren) e le Ninfe della Foresta di Northrend, due razze non certo note per loro indole combattiva. La battaglia fu improvvisa e spaventosamente feroce, piena di barbarie e atti indicibilmente vili. La voce raggiunse lentamente i druidi, ed il Circolo Cenariano inviò una spedizione per indagare sulla fonte di tutta quella violenza.
Successivamente, ciò che i druidi scoprirono li fece rabbrividire fino al midollo. Le radici di Andrassil erano infatti arrivate così in profondità nella terra che avevano toccato la prigione sotterranea di Yogg-Saron. Il Dio Antico aveva infuso l’Albero con le sue energie oscure, e così tutte le creature viventi della zona stavano lentamente diventando folli. Il Circolo Cenariano sapeva che, senza la benedizione degli Aspetti Draconici, Andrassil era vulnerabile alla corruzione. Essi erano anche consapevoli che non c’era modo di risparmiare l’Albero del Mondo o alleviarne la sofferenza, così decisero che l’unica soluzione fosse quella di distruggere Andrassil. Successivamente, quest’ultimo venne ribattezzato Vordrassil, che significa “Corona Spezzata”.
Sebbene distruggere Andrassil fosse stato un compito straziante, il Circolo Cenariano fu contento di aver fermato la crescita della saronite. Tuttavia, all’insaputa dei druidi, qualcosa di oscuro aveva messo radici nell’etereo Sogno di Smeraldo. Yogg-Saron aveva usato gli altri vari alberi piantati da Fandral come una sorta di “passaggio” per il Sogno, un passaggio attraverso il quale gli altri Dei Antichi potevano prendere il dominio sull’etereo reame. Così, piccoli semi di corruzione furono sparsi in tutto il regno di Ysera. Col tempo, questi semi hanno contaminarono le Vie del Sogno. Questo segnò l’inizio di quello che sarebbe diventato noto come l’Incubo di Smeraldo.
Intanto, il ceppo che rappresentava l’ultimo segno visibile di Andrassil, venne infine ripreso dalle tribù dei mezz’orsi, che intorno ad esso costruirono l’insediamento che divenne Grizzlemaw. Proprio in quel momento, anche una popolazione umana, separata dai Sette Regni, iniziò a vivere nella regione, guadagnandosi da vivere come cacciatori.
Illustrazione in evidenza di Robert Maldonado