Il Bacino di Sholazar si trova a nord della Tundra Boreale ed è difficile credere che questa regione faccia parte dell’artico continente di Northrend. Come il Cratere di Un’Goro infatti, il Bacino di Sholazar rappresenta una vera e propria anomalia, essendo praticamente una lussureggiante giungla tropicale con al centro un grande lago.
Le sorgenti calde punteggiano il Bacino ed i geyser sono molto presenti qui. Una fitta vegetazione copre quasi l’intero territorio ed anche la fauna è molto ricca, con animali di ogni sorta. In passato, Dracombra era la regione più fertile di Northrend, seguita proprio dal Bacino di Sholazar. Tuttavia, dopo che la stessa Dracombra divenne il cimitero dei Draghi, il Bacino prese il suo posto come la zona più ricca di vita dell’intero continente.
Uno studioso degli Alti Elfi che una volta visitò questo luogo, credeva che i Titani avessero usato il Bacino di Sholazar come una sorta di “banco di prova” per i loro esperimenti e alcuni di quest’ultimi, o almeno i loro resti, sono tutt’oggi presenti nella regione. Pertanto, il Bacino di Sholazar può essere considerato come un potenziale scrigno di conoscenza e potere.
In effetti, le convinzioni dello studioso elfico erano esatte. Quando i Titani modellarono il pianeta Azeroth infatti, la Custode Freya “progettò” il Bacino di Sholazar come area di sperimentazione insieme al Cratere di Un’Goro e alla Vallata dell’Eterna Primavera. Tutti e tre i luoghi si trovavano in un punto in cui il potere del Pozzo dell’Eternità era particolarmente intenso, condizione che permise la nascita di molte forme di vita, alcune anche molto potenti, come gli Dei Selvaggi.
Illustrazione in evidenza di Justin Kunz