Continua nella nuova espansione Dragonflight, il lavoro del team narrativo di World of Warcraft riguardo all’approfondimento di una delle figure centrali nella storia di Azeroth: Neltharion.
Nella prossima mini-patch 10.0.7 infatti, avremo un “nuovo” libro che ci darà una prospettiva completamente nuova sulla visione che il futuro Deathwing aveva non solo degli Dei Antichi, ma perfino sul lavoro dei Titani. In realtà, il libro che andremo ad esaminare si tratta di un vecchio tomo, che già da tempo era presente in-game, ovvero “The Old Gods and the Ordering of Azeroth” un volume che ci narra appunto del “modellamento” del pianeta avvenuto ad opera dei Titani.
Tuttavia, il libro aggiunto in questa 10.0.7 è quanto mai speciale poiché, nonostante il suo contenuto sia identico al tomo originale, esso presenta delle annotazioni scritte da Neltharion in persona, allora Aspetto della Terra. Andiamo a scoprire quindi insieme, i pensieri del futuro Deathwing, alternando il testo originale del libro con le sue annotazioni.
[Testo]: “Ignari della missione di Sargeras di distruggere le loro innumerevoli opere, i Titani continuarono a spostarsi da un mondo all’altro, modellando e ordinando ogni pianeta come meglio credevano. Lungo il loro viaggio si imbatterono in un piccolo mondo che i suoi abitanti avrebbero poi chiamato Azeroth.”
[Annotazione di Neltharion]: “Patetico! Che razza di salvatori falliscono nell’accorgersi che i loro sforzi sono minati da uno di loro?”
[Testo]: “Mentre i Titani si facevano strada attraverso il paesaggio primordiale, incontrarono un numero di esseri Elementali ostili. Questi Elementali, che adoravano una razza di esseri insondabilmente malvagi conosciuti solo come Dei Antichi, giurarono di respingere i Titani e mantenere il loro mondo inviolato dal tocco metallico degli invasori.”
[Annotazione di Neltharion]: “Malvagi? Secondo chi? Sono stati questi Titani a diffamare la gloria dell’Impero Nero.”
[Testo]: “Il Pantheon, turbato dalla propensione per il male degli Dei Antichi, dichiarò guerra agli Elementali e a i loro padroni oscuri. Gli eserciti degli Dei Antichi erano guidati dai più potenti luogotenenti Elementali: Ragnaros il Signore del Fuoco, Therazane la Madre di Pietra, Al’Akir il Signore del Vento e Neptulon il Cacciatore di Maree.”
[Annotazione di Neltharion]: “Hanno guardato al più impressionante impero che esistesse e hanno odiato di non esser stati loro a realizzarlo. In un atto di gelosia, l’hanno fatto a pezzi.”
[Testo]: “Le loro forze caotiche infuriarono sul mondo e si scontrarono con i colossali Titani. Sebbene gli Elementali fossero potenti oltre la comprensione mortale, le loro forze combinate non potevano fermare i potenti Titani. Uno dopo l’altro, i signori elementali caddero e le loro forze si dispersero.”
[Annotazione di Netlharion]: “I Titani amano dare un’immagine grandiosa di loro stessi. La storia è, come sempre, scritta dai vincitori.”
[Testo]: “Il Pantheon distrusse le cittadelle degli Dei Antichi e incatenò i cinque dei malvagi molto al di sotto della superficie del mondo. Senza il potere di quest’ultimi di mantenere i loro spiriti infuriati legati al mondo fisico, gli Elementali furono banditi su un piano abissale, dove avrebbero lottato l’uno contro l’altro per tutta l’eternità. Con la partenza degli Elementali, la natura si calmò e il mondo si stabilì in una pacifica armonia. I Titani videro che la minaccia era stata sventata e si misero al lavoro.”
[Annotazione di Neltharion]: “Sciocchi! Il potere degli Elementi non fu controllato così facilmente. Né loro potevano incatenare l’influenza degli Dei Antichi. La “pace” che i Titani hanno offerto è arrivata solo attraverso l’oppressione.”
[Testo]: “I Titani diedero potere a una serie di razze per aiutarli a plasmare il mondo. Per aiutarli a scavare le caverne insondabili sotto la terra, crearono dei terrigeni simili ai Nani dalla pietra magica e vivente. Per aiutarli a dragare i mari e sollevare la terra dal fondo del mare, crearono gli immensi ma gentili giganti del mare. Per molte ere i Titani mossero e modellarono la terra, finché alla fine non rimase che un continente perfetto.”
[Annotazione di Neltharion]: “L’autore di questo tomo è un bugiardo o uno sciocco. Ignoravano davvero quello che si nascondeva sotto le apparenze? O gli fu semplicemente ordinato di diffondere la propaganda dei Titani?”
[Testo]: “Al centro del continente, i Titani crearono un lago di energie scintillanti. Il lago, che chiamarono il Pozzo dell’Eternità, doveva essere la fonte della vita per il mondo. Le sue potenti energie avrebbero nutrito le ossa del mondo e avrebbero consentito alla vita di mettere radici nel ricco suolo della terra. Nel corso del tempo, piante, alberi, mostri e creature di ogni tipo iniziarono a prosperare nel continente primordiale.”
[Annotazione di Neltharion]: “I Titani hanno ferito il loro mondo con la loro incoscienza e poi hanno insistito nel dire che fosse qualcosa di voluto. Assurdo! Sono stati gli Dei Antichi a nutrire la carne di questo mondo, non i Titani!”
[Testo]: “Al calare del crepuscolo nell’ultimo giorno delle loro fatiche, i Titani chiamarono il continente Kalimdor: “terra dell’eterna luce stellare”
[Annotazione di Neltharion]: “Ah, si, la cancellazione finale da parte dei Titani delle meraviglie che esistevano una volta. Tolsero persino il vero nome della terra sostituendolo con uno loro.”
Il tomo e le annotazioni finiscono qui. Appare evidente che ciò che viene suggerito sia una profonda differenza tra quella che è ad oggi la “storia ufficiale” di Azeroth e le conoscenze di Neltharion. Vedremo se in futuro questi dubbi verranno approfonditi (e sembra proprio di si), e si ci troveremo a quella che sarebbe, a tutti gli effetti, una riscrittura della storia di Warcraft…
N.B. Questo articolo è una traduzione e rielaborazione di Annotated Old Gods Book Found in Patch 10.0.7 – Neltharion’s Thoughts
IN ALTO: La sembianza di Neltharion/Deathwing. Illustrazione di Nan zi
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