È finalmente arrivato sul PTR la patch 11.2.7, chiamata “The Warning“, in quello che sarà un primo prologo in vista di Midnight. Ebbene con non poca sorpresa dobbiamo dire, all’interno di questa patch viene toccato un argomento spinoso. Anzi, forse il più spinoso degli ultimi anni di lore di Warcraft, e Blizzard ha deciso di farlo tramite il (momentaneo) ritorno di un personaggio particolare; o per meglio dire, del personaggio che ha accentrato su di sé la lore delle ultime espansioni. Vediamo insieme di cosa si tratta con, ovviamente, degli SPOILER a seguire.
Ebbene, ciò di cui stiamo per parlare è una specifica quest della 11.2.7, che porterà Arator, il figlio di Alleria e Turalyon a visitare la Fauce nelle Shadowlands. Un viaggio che sarà reso possibile tramite Ve’nari, la quale ha ancora una via d’accesso per il più profondo degli “inferi” di Warcraft. Come avrete già intuito, in quest’occasione Arator incontrerà sua zia Sylvanas Windrunner, in quella che è la prima interazione che vediamo di Sylvanas dopo gli eventi di Shadowlands. Ora, in quest’occasione non ci soffermeremo tanto sulla quest in sé, quanto più su alcuni scambi di battute tra Arator e Sylvanas, con quest’ultima che con le sue parole sembrerebbe lasciar intendere che l’aldilà di Warcraft non potrebbe essere come crediamo.
Ma andiamo al sodo: di cosa parliamo nel concreto? Andiamo al primo scambio di battute:
Arator: “Mi aspettavo che la Fauce fosse… aliena. Irriconoscibile. Ma queste strutture sono…”
Sylvanas: “Familiari? Sono d’accordo. Ho visto oltre il velo della vera morte, Arator. Le Shadowlands sono più di quanto sembrino.”
La frase di Sylvanas, concorderete con noi, fa già drizzare un po’ le antenne, considerata anche l’enfasi con cui la pronuncia nel PTR. Viene fatto intendere dall’ (ex) Regina Banshee che le Shadowlands hanno qualcosa di già visto, qualcosa che non si dovrebbe trovare in un ambiente totalmente estraneo a quello che si è solito vedere… ma andiamo avanti coi dialoghi:
Arator: “Perché lo fai, Sylvanas?”
Sylvanas: “Non è ovvio? È la mia penitenza. Ma più di questo… è il mio scopo.”
Arator: “Da quello che mi è stato detto, metà delle anime qui presenti preferirebbero ucciderti piuttosto che ottenere la pace.”
Sylvanas: “Hai frainteso. Non concedo loro la pace. Offro loro semplicemente una via d’uscita. Un’offerta che non è stata fatta a me per troppo tempo. Mettiamoci al lavoro, nipote.”
Cosa intende Sylvanas dicendo che quello che fa non è solo la sua punizione, ma anche il suo scopo? Siamo noi che facciamo overthinking e ci costruiamo castelli, o Sylvanas ha una missione di cui noi siamo all’oscuro? Ma la cosa più importante e centrale di tutta questa faccenda arriva ora, quando la Windrunner parla, presumibilmente, direttamente a noi.
Sylvanas: “Ma come ho detto a lui [ad Arator, NdR], ora non è il momento per me di tornare nel mondo dei vivi. L’hai notato, vero? La Fauce. Le Shadowlands. Tutto questo. È la domanda che mi tormenta dalla scomparsa del Carceriere. Conosco la verità sulla morte meglio di chiunque altro. Questo? È troppo comodo. Troppo ordinato. Ho incontrato molti nemici sul cammino che mi ha portato qui. Molti di loro un tempo mi chiamavano alleata. Non mi pento delle scelte che ho fatto, né nutro rancore verso coloro che mi hanno incontrato sguainando le zanne. Ma sappi questo: non posso fermarmi ora. NON DEVO fermarmi ora, altrimenti tutto ciò che ho fatto sarà stato vano. Torna ad Azeroth. Combatti le battaglie che ti attendono. Un giorno le nostre strade si incroceranno di nuovo.”
Troppo ordinato (ordered, la parola scelta in inglese). Certo, potrebbe essere un caso, ma concedeteci dei grossi dubbi. È chiaro che quello che si vuole trasmettere al giocatore tramite le parole di Sylvanas sia appunto un dubbio, un mettere la classica pulce nell’orecchio. È possibile che le Shadowlands non siano il vero Regno della Morte, ma solo un “teatro” messo su dai Titani? E che quindi Blizzard stia cercando di ridimensionare la lore di quella che da questo punto di vista è stata un’espansione parecchio problematica? Sicuramente non vedremo Sylvanas per un po’ (tolto il “cameo” alla Guglia dei Windrunner in cui la sentiremo anche suonare e cantare), con un suo ritorno che sarà molto più probabile verso metà o fine Midnight.
Tuttavia, questo potrebbe già essere un inizio per un cambiamento che sarebbe davvero grosso per la lore. Certo, sarebbe un ulteriore complicare le cose (e tanto anche), ma quello che possiamo fare al momento è solo aspettare l’evolversi della situazione. Voi cosa ne pensate?